(Tione di Trento, 01 Dic 20)
"I giovani non hanno più voglia di fare niente".
"Una volta i giovani si occupavano del territorio, adesso non interessa più niente a nessuno".
Quante volte abbiamo sentito queste frasi, quasi delle sentenze, sui giovani?
Queste frasi possono anche essere vere per alcuni, ma di sicuro, non per le ragazze e ragazzi della Giovane Judicaria e per il loro progetto "My Life within Biosphere", con il quale hanno deciso di "conoscere e far conoscere meglio il proprio territorio.
Ma che cos'è il progetto "My Life within Biosphere"?
È un'iniziativa avviata dall'associazione Giovane Judicaria e condivisa con la Riserva di Biosfera Alpi Ledrensi e Judicaria, il cui obbiettivo è stato sin da subito molto definito ossia "rendere i giovani protagonisti consapevoli dello sviluppo economico, ambientale e sociale del loro territorio".
Il progetto, sia perché fa parte delle iniziative della Riserva di Biosfera, sia per spinta e volontà dei giovani promotori ha voluto darsi una precisa impostazione, riassumibile in "Think Global Act Local", un modello di pensiero che impone di pensare a problematiche mondiali e che interessano la nostra casa comune Terra, ma di andare poi ad agire a livello locale con iniziative che permettano di contrastare o mitigare problemi come i cambiamenti climatici, la diseguaglianza sociale economica, la perdita di biodiversità, l'inquinamento e molti altri temi legati ad aspetti ambientali, economici e sociali.
Con questo spirito si è andati ad agire localmente andando a creare un corposo insieme di azioni.
Per prima cosa si è cercato di comunicare con i giovani tramite i social; subito è stata creata la pagina Instagram della Riserva di Biosfera Alpi Ledrensi Judicaria con il nickname "mab_leju" e si è iniziato a postare immagini e video che spiegassero il territorio e il motivo per cui è stato insignito del titolo di Riserva di Biosfera dal programma UNESCO "Man&Biosphere".
Ma anche i giovani più "social" sanno che il social più performante non potrà mai sostituire il toccare con mano e il respirare il proprio territorio. Per questo motivo sono state organizzate ben quattro attività all'aperto, una più particolare e caratteristica dell'altra.
Nel periodo estivo si è partiti, nei prati del Monte Casale, con una sessione di Tai Chi, disciplina orientale che ha alla base la riconnessione fra sé stessi e la natura; nell'ampio pascolo di Malga Stabio si è invece portato il teatro in montagna con la compagnia "S-legati" che affrontano con grande abilità i temi dell'alpinismo e dell'uomo all'interno dell'ambiente alpino; grazie ad una collaborazione con BoscoArteStenico ci si è impratichiti con l'arte del disegno a mano di paesaggi naturali. L'ultimo incontro ha avuto al centro il gusto e i prodotti del territorio: i giovani partecipanti si sono portati al Rifugio "Cacciatore" in Val d'Ambiez e lì grazie ad un esperto hanno assaggiato i vari prodotti del territorio, fra cui dell'ottimo vino rosso.
Dopo queste tre uscite sul territorio si è deciso di fare il punto della situazione, iniziando a discutere del nostro territorio e del suo futuro; da lì è nata la serata "Questione di Stile" presso la Casa degli Artisti di Tenno dove, grazie alla collaborazione fra le associazioni Giovane Judicaria, La Busa Consapevole e Rotte Inverse, e con il supporto scientifico dell'associazione "L'Italia che cambia", si è parlato di casi imprenditoriali che mettono al centro la sostenibilità umana e ambientale, così come di casi di giovani che stanno tornando a lavori legati alla terra così come di amministratori che stanno attuando politiche straordinarie su rifiuti, energia e mobilità.
Un progetto molto interessante che ha avuto come principale ispirazione i 17 obbiettivi di sviluppo sostenibile promossi dall'ONU, il documento più importante a cui tutte le azioni future, globali o locali che siano, devono ispirarsi. Di sicuro i partecipanti a questo progetto hanno potuto lavorare su obbiettivi come "lavoro dignitoso e crescita economica", "istruzione di qualità", "consumo e produzione responsabile" e anche "La vita sulla terra", dando certamente un contributo interessante.
Hanno parlato i giovani, di un futuro prossimo che dovrà essere sostenibile e vivibile e garantire a tutti prosperità; sì, proprio loro, i giovani "tanto svogliati" e a cui non "interessa più niente", che invece si sono dimostrati dei veri e proprio costruttori di futuro.