(Tione di Trento, 24 Set 21) Una famiglia, quella delle Riserve di Biosfera italiane, che ormai si allarga a vista d'occhio.
Pochi giorni fa infatti, l'ufficialità da parte del MAB International Coordinating Council, massimo organo di governo e controllo del programma MAB UNESCO, del riconoscimento del Monte Grappa come nuova Riserva di Biosfera e del benestare all'allargamento della Riserva di Biosfera Appennino Tosco-Emiliano.
Due territori che hanno pienamente le carte in regola per ottenere e mantenere questo riconoscimento.
La Riserva di Biosfera dell'Appennino Tosco-Emiliano infatti, grazie all'allargamento di più di 275 mila ettari, diventa la Riserva più estesa di Italia che vede abitare sul suo territorio qualcosa come 378 mila abitanti; oltre alla componente umana che da secoli utilizza e modifica questo territorio creando paesaggi caratteristici e unici va ricordato che questo territorio è anche posto sul confine climatico e geografico fra il Mediterraneo e l'Europa continentale, un serbatoio imponente perciò, di biodiversità con centinaia di specie di piante ed uccelli che costituiscono un elemento importante sia a livello regionale che internazionale.
Le intenzioni dietro a questo allargamento sono quelle di coinvolgere sempre più le comunità locali lavorando sul riconoscere il valore dei servizi ecosistemici forniti dalla natura, creando allo stesso tempo opportunità nella conservazione e sviluppo degli stessi.
Anche la nuova entrata, la Riserva di Biosfera del Monte Grappa, non è sicuramente da meno; questo territorio si colloca nell'Italia orientale in area prealpina, inglobando 25 comuni, 66 mila ettari ed una popolazione di circa 174 mila abitanti.
La particolarità a livello ambientale di questo territorio è quella sicuramente di essere una zona di transizione fra l'area della Pianura padana e quella delle Alpi e delle Dolomiti, fattore che genera una flora, una fauna e un ambiente profondamento diversificati.
Una nuova realtà che parte con un obiettivo molto ambizioso: tamponare lo spopolamento di quelle vallate attirando nuovi abitanti grazie ad attività lavorative collegate al territorio come quelle della silvicoltura e della pastorizia; in questa ottica la Riserva di Biosfera fungerà da laboratorio dove sperimentare nuove forme di economia sostenibile e collegate al territorio e alle sue risorse.
Il programma MAB UNESCO mette sempre più radici perciò a livello italiano: grazie a questo passaggio le Riserve di Biosfera italiane salgono a 20, per un totale di 727 nel mondo.
Un grande augurio per un prospero futuro a queste due realtà con la speranza di poter collaborare sempre più nel raggiungimento di un buon equilibrio fra Uomo e Ambiente a livello locale, nazionale e globale.