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Dall’erba al piatto: a scuola di malga

Rete Riserve Valle del Chiese e Fondazione Edmund Mach insieme per la formazione dei malgari del nostro territorio

(Tione di Trento, 16 Dic 21) "Se non studi ti mandiamo a lavorare in malga, tanto lì studiare non serve!"

"Io andare in malga? Roba da vecchi!"

"Che poi per tenere quattro vacche cosa ci vorrà?"

 Chi di noi non ha mai sentito frasi come queste? Semplici, immediate che guardano al mestiere di malgaro con distanza e con una punta di pietà per queste persone che si occupano, sperdute nei monti, di "qualche vacca".

Ma siamo proprio sicuri che questo sia un mestiere semplice e banale?

Che sia un mestiere per vecchi dove non esiste innovazione, tecnologia e scienza?

Siamo sicuri che questo mestiere non sia uno dei più fondamentali per la gestione sostenibile dei nostri ambienti e per la tenuta dei nostri paesaggi? 

Andare a fondo di questo mestiere facendolo scoprire e riscoprire a esperti malgari e neofiti è stato l'obbiettivo del corso di formazione "La Filiere di Alpeggio: dall'Erba al Piatto", conclusosi nelle scorse settimane, promosso da Rete Riserve Valle del Chiese con il coordinamento scientifico della Fondazione Edmund Mach.

I partecipanti, provenienti da tutto il territorio della nostra Riserva di Biosfera, erano ovviamente imprenditori agricoli già esperti o anche alla prima esperienza di malga, ma in alcuni moduli c'è stata anche grande partecipazione di attori del turismo e dei custodi forestali dei vari comuni del territorio, in un'ottica di coinvolgimento di tanti stakeholder.

 All'interno dei tre moduli organizzati e portati avanti da docenti di grande valore provenienti dalla F.E.M., si è compresa l'affascinante complessità del "sistema malga" che come si intende nelle premesse non è solo "portare qualche vacca a pascolare".

 Si è partiti con un approfondimento sul valore della malga dal punto di vista ambientale e paesaggistico: è inutile ricordare che i bei pascoli di montagna sono paesaggi culturali che non esisterebbero senza il continuo brucare dei bovini e dei caprini portati in alpeggio nei secoli dall'uomo. Altro elemento emerso è che il sistema malga tradizionale rappresenta uno degli esempi più concreti e funzionali di economia circolare, in cui gli input e gli output del processo di produzione sono in un continuo equilibrio dinamico.

 Nel secondo e terzo modulo del percorso ci si è soffermati sulla produzione e valorizzazione del prodotto chiave della malga ossia il formaggio, "inventato" dall'uomo millenni fa per poter conservare a lungo termine il latte, non avendo a disposizione frigoriferi o conservanti.

Qui l'aspetto scientifico e di competenza nella caseificazione è emerso potentemente; i partecipanti hanno potuto mettere letteralmente le mani in pasta, provando loro stessi a produrre formaggio, comprendendo quali elementi stiano alla base di una produzione così diversificata anche fra territori limitrofi (nelle Alpi sono stimati circa 200 tipologie differenti di formaggio).

 Il valore ambientale della malga e la qualità di un alimento completamente fatto a mano però devono essere anche comunicati all'esterno per dare visibilità a questi elementi e per creare filiere di produzione ad alto valore aggiunto e quindi garantire più sostenibilità economica a questo lavoro. L'ultimo modulo si è occupato quindi di come proporre il formaggio, di come comunicarlo all'esterno e di quali politiche di marketing attuare.

 Come Riserva di Biosfera non possiamo che applaudire a una simile esperienza portata avanti sul territorio in quanto il messaggio portato avanti è in linea con quello del programma Man&Biosphere dell'UNESCO: la malga, con i suoi ritmi e cicli è un modello virtuoso che dal passato ci parla di futuro e ci dice che l'Uomo sulla terra esiste e che può farlo anche in armonia con l'ambiente, prosperando insieme a questo.

Valorizzare il formaggio di malga (ph. Tommaso Beltrami)
Valorizzare il formaggio di malga (ph. Tommaso Beltrami)
Malga Vacil - Valle del Chiese (ph. Tommaso Beltrami)
Malga Vacil - Valle del Chiese (ph. Tommaso Beltrami)
Formaggio fatto a mano (ph. Tommaso Beltrami)
Formaggio fatto a mano (ph. Tommaso Beltrami)
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