E' affascinante la storia di questo salame unico in Italia, che affonda le sue origini nella seconda metà dell'Ottocento, in un clima di povertà. Gli anziani del borgo raccontano che fu Palmo Donati, il macellaio del posto, a inventare questo insaccato fatto di poca carne e tante rape, un salame che dopo l'affumicatura si restringeva assumendo una forma strana, quasi fosse una pigna. E proprio Ciuìga si chiama la pigna nel dialetto locale. Il salame nasceva allora dagli scarti della carne di maiale in proporzione del 20% circa. Il resto erano aromi e rape cotte tritate, coltivate dopo la trebbiatura del grano. Da quel passato di austerità la ciuìga si è oggi riscattata: prodotta ora con il 70% di carne suina scelta e solo il 30% di rape ha ottenuto il presidio Slow Food.