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Riserva Regionale Boschetto della Cascina Campagna |
L'Area Protetta |
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Il territorio della Riserva è situato al passaggio fra la pianura alluvionale recente dell'Oglio (unità delle valli attuali) e il livello fondamentale della pianura. Il limite fra i due livelli è costituito da una serie di scarpate di differente altezza che segnano i terrazzi alluvionali intermedi e per un tratto coincide con la scarpata principale, di altezza pari a circa 10 m. Rilevante sotto il profilo geomorfologico è la presenza nella Riserva del fontanile denominato «Fontana Vecchia», da cui prende origine il cavo Molinaro. La superficie topografica del territorio occupato dal boschetto è caratterizzata da deboli ondulazioni dovute ad accumuli di ghiaie e ciottoli. Il substrato geologico del territorio del «Boschetto della Cascina Campagna» è costituito interamente da depositi alluvionali di origine quaternaria. Nella porzione settentrionale della Riserva, a monte del fontanile, in corrispondenza del bosco e della prateria ripiantumata ad occidente dello stesso, la litologia di superficie è costituita da ghiaie grossolane e clasti arrotondati e smussati le cui dimensioni raggiungono un massimo di 10 cm. Le particelle di roccia sono immerse in una matrice prevalentemente sabbiosa che ne costituisce la componente principale fino ad una profondità di 20-30 cm. Lo spessore dell'orizzonte humifero in corrispondenza del boschetto di farnia e carpini raggiunge i 10-20 cm. |
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L'emergenza più rilevante è costituita dal boschetto che rappresenta, insieme alla scarpata, uno degli ultimi esempi di associazione "climax" a Farnia e Carpino bianco esistenti nel territorio del Parco, nella variante più asciutta e meno influenzata dalla falda freatica. Dal punto di vista fitosociologico la cenosi viene riferita all'alleanza Carpinion, compenetrata da elementi floristici eliofili e termoxerofili, maggiormente tipici degli ambienti collinari. Di rilevante interesse sono risultate anche le aree che interessano la scarpata e gravitano attorno ai due cavi (Molinara e Molinaro). L'elenco floristico comprende complessivamente oltre 110 specie rilevate nella Riserva. Dal punto di vista evolutivo l'area situazione sufficientemente stabile, anche se le varie modificazioni subentrate nel corso degli anni, possono far temere una lenta regressione della cenosi con impoverimento delle specie floristiche ecologicamente più sensibili. |
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Le ricerche, condotte su Uccelli e Rettili, hanno evidenziato un popolamento animale di scarsa importanza, composto complessivamente da 35 specie, 33 appartenenti alla prima classe di Vertebrati e 2 alla seconda tra queste, 18 sono le specie che si riproducono nella Riserva. Le caratteristiche morfologiche e vegetazionali dell'area evidenziano potenzialità per la presenza di alcune specie di Mammiferi e di Pesci. |