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Riserva naturale dei Laghi Lungo e Ripasottile



L'Area Protetta

Mappa di Avvicinamento
  • Gestore: Consorzio tra i comuni di Rieti, Cantalice, Colli sul Velino, Contigliano, Poggio Bustone, Rivodutri.
  • Sede: Presso la V comunità Montana, Via A. Manzoni 10, Rieti
  • Tel. : 0746-200999
  • Fax: 0746-200999
  • Email: laghi.lungo.ripasottile@parchilazio.it
  • Superficie: 3.000 ettari
  • Istituzione: 1985


Ambiente Sino al periodo storico l'ampia piana reatina, costituita da grandi affioramenti di materiali sabbiosi, ghiaiosi e argillosi pliocenici e pleistocenici, era occupata dal vastissimo lago Velino, alimentato soprattutto dai copiosi apporti idrici del vicino Massiccio del Terminillo.

La presenza di grosse bancate travertinose nella zona delle Marmore, presso Terni, rendeva infatti difficile il deflusso delle grandi quantità di acque che confluivano verso la conca reatina. Grazie, almeno in parte, all'escavazione di un canale di drenaggio da parte dei romani (il "cavo curiano") realizzato attorno al 272 a.C., le acque iniziarono a defluire originando il corso del Fiume Velino e le cascate delle Marmore.

Dell'antico bacino rimangono significative testimonianze nei laghi di Piediluco, in Umbria, nel lago di Ventina e nei laghi Lungo e Ripasottile oggi tutelati dall'istituzione della riserva naturale. Il lago di Ripasottile è il più grande, con una superficie di circa 80 ettari e una profondità massima di 6 metri. Numerosissime sono le sorgenti subacquee che contribuiscono al ricambio delle acque del bacino, rendendo i terreni alluvionali costantemente umidi e torbosi.

Il lago Lungo o di Cantalice, esteso per circa 60 ettari presenta una caratteristica strozzatura mediana che lo divide in due bacini, il minore dei quali assume la denominazione di Lago di Fogliano. I due bacini sono posti in comunicazione dal canale di Vergara che consente alle acque del lago Lungo di confluire in quello di Ripasottile, dove è attiva un'idrovora che ne abbassa costantemente il livello.

Il territorio della riserva custodisce interessanti casali esemplificativi della locale architettura rurale, alcuni dei quali assai vetusti. Non lontano dalla riserva naturale è sito il complesso di insediamenti religiosi noto come "Valle Santa", includente i santuari di Greccio, Foresta, San Giacomo, Fonte Colombo, immersi in suggestive cornici di leccete d'alto fusto e vegetazione mediterranea.


Fauna Il complesso umido costituito dai due laghi determina un ambiente di grande interesse faunistico.
La fauna ittica, stante la buona qualità delle acque, comprende numerose specie quali il luccio, la tinca, la carpa, il triotto, il cavedano, la scardola l'anguilla e la trota. Importante la presenza avifaunistica con specie stanziali o di passo: ricordiamo la folaga, la gallinella d'acqua, lo svasso maggiore, il tuffetto, il tarabusino, la garzetta, la sgarza ciuffetto, l'airone cenerino e, più raramente quello rosso. Gli anatidi sono rappresentati dall'alzavola, dal germano reale, dalla moretta e dalla marzaiola. Molti i limicoli come il piro piro, il beccaccino, la pettegola, oltre alla pavoncella, ai corrieri e a rallidi come il voltolino e il porciglione. Tra le presenze eccezionali quella del fenicottero. La vegetazione ripariale costituisce un ambiente di rifugio e riproduzione per il pendolino, che tesse caratteristici nidi sui rami dei salici, per il cannereccione, il forapaglie, la cannaiola e l'usignolo di fiume. Numerosi i cormorani svernanti, mentre gli storni, in gran numero, passano le notti invernali tra i salici del lago di Ripasottile. Le pendici circostanti costituiscono l'ambiente adatto per l'occhiocotto, il verzellino, il cardellino e lo scricciolo. Ai vertici della catena alimentare, tra gli uccelli il falco di palude, il raro falco pescatore e l'albanella minore. Presente anche il falco cuculo. Tra gli anfibi comune il tritone punteggiato e quello crestato, la raganellla, tra i rettili l'orbettino e la natrice tessellata. I mammiferi, scomparsa da tempo la lontra, sono rappresentati dall'arvicola o ratto d'acqua, assai abbondante e dalla nutria. Non mancano tuttavia l'istrice che scava le sue tane negli argini e la volpe.

Negli adiacenti ambienti dei coltivi estensivi vive la fauna tipica di questi ecosistemi antropizzati con specie quali la gazza, il fagiano e la cornacchia grigia.


Flora Non molto estesa la fascia di vegetazione ripariale a causa dell'avanzare delle colture verso le sponde: rimangono tuttavia significativi esempi di bosco igrofilo con esemplari anche di grandi dimensioni di salice bianco e nero, pioppo bianco e canneti con cannuccia di palude e tifa. La vegetazione acquatica comprende la ninfea comune e la bellissima ninfea gialla che definiscono un'associazione vegetazionale alquanto rara: il Nupharetum.