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Riserva Regionale Piramidi di Postalesio |
L'Area Protetta |
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Sette sono le Piramidi di terra che caratterizzano l'ambiente naturale della Riserva di Postalesio. Alte più di 10 metri, si presentano all'occhio dell'osservatore sormontate da grossi massi di roccia del peso, talora, di diverse tonnellate. Per conoscere la loro storia bisogna risalire all'ultima glaciazione che, durante la fase di regresso, ha lasciato nelle valli alpine consistenti depositi morenici. Questa condizione è sì necessaria, ma non sufficiente alla formazione di dette Piramidi; determinanti diventano allora le caratteristiche sedimentologiche del deposito interessato come nel caso dell'antico limo glaciale che presentava una modesta quantità di ghiaia ed un certo numero di grossi blocchi sparsi. |
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La prima azione erosiva viene esercitata dall'acqua piovana che cadendo a terra manifesta il suo effetto in modo differenziato, degradando con maggior facilità il terreno omogeneo rispetto alla roccia compatta dei massi. Cosi, anno dopo anno, secolo dopo secolo, l'incessante lavoro delle acque meteoriche ha scavato il deposito morenico lasciando in evidenza i massi e le colonne sottostanti. Il risultato è un'opera scultorea ardita ed affascinante. La dinamica erosiva sopraccennata è avvenuta in una delle morene a monte di Postalesio ed il processo morfogenetico che ha generato le attuali Piramidi deve considerarsi a tutt'oggi ancora attivo. Infatti, oltre alle sette Piramidi principali, si possono osservare esempi di stadi iniziali che preludono alla formazione di altre, ed ancora numerosi grossi blocchi affioranti dal terreno. Di fondamentale importanza per la loro formazione e consolidamento è stata anche l'assenza di venti intensi che avrebbero potuto portare l'acqua ad incidere sulla colonna che sorregge il masso sommitale delle Piramidi compromettendone la stabilità. Questo spiega la posizione delle Piramidi di Postalesio che si trovano praticamente "rannicchiate" nella valle del torrente Caldenno al riparo dai venti dominanti. |
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L'ambiente aspro e severo che ospita questi insoliti "abitanti", è arricchito dalla vita animale e vegetale tipica della zona, cornice di un quadro già di per se suggestivo ed affascinante, con rigogliosi boschi di faggi, tigli, pioppi, frassini ed abeti ben nascosti nell'umida forra che ospita le Piramidi, lasciando il posto al pino silvestre ed al castagno nei terreni più soleggiati. L'autunno e la primavera permettono inoltre d'incontrare nella riserva roditori, volpi, sospettosi caprioli e maestosi cervi, incuriositi anch'essi da un fenomeno incantevole e meritevole d'attenzione quale quello delle Piramidi. |