|
Riserva Naturale Selva del Lamone |
Itinerari |
|
|
|
Castro(10 km lungo la strada per Pitigliano) è una città sepolta, rasa al suolo nel 1649 dalle truppe pontificie di Innocenzo X. La storia ci ricorda che fu Capitale dell'omonimo Ducato istituito nel 1537 da Paolo III Farnese per il figlio Pierluigi. I ruderi, avvolti dalla vegetazione, appartenevano a monumentali edifici di impianto cinquecentesco in gran parte progettati di Antonio da Sangallo il Giovane. Di grande sii gestione gli eremi medioevali di Poggio Conte e di Chiusa del Vescovo: si tratta di insediamenti rupestri formati dalla chiesa e da ambienti abitativi (per la visita è consigliabile rivolgersi al Comune, tel. 0761/458741). Il lago di Mezzano(10 km a nord di Farnese) sorge a 400 metri di altitudine in un'oasi naturale di rara bellezza. Ha una superficie modesta (appena 48 ettari) e una profondità massima di una trentina di metri. Per alcuni è il "lacus Statoniensis" descritto da Seneca e da Plinio. Recenti ricerche subacquee hanno permesso di delimitare due insediamenti antropici con palafitte infisse sul fondale. Il lago di Bolsena(15 km ad Est di Farnese) è il più grande d'Italia fra quelli di origine vulcanica (114 kmq) e fra i più spettacolari. Stupendo il panorama che si ammira da Valentano da cui si scende ai centri rivieraschi di Bolsena (nel versante orientale) e Capodimonte e Marta lungo la strada per Viterbo. Le due isole Bisentina e Martana, raggiungibili con battelli dal porticciolo più prossimo di Capodimonte, sono resti di coni vulcanici avvolti da rigogliosa vegetazione. Farnese nel PiattoAlla base di tutto olio di oliva e formaggi di pecora. Le specialità del posto verificabili in un antica osteria lungo la strada per Viterbo, risentono di queste saporite prerogative e propongono bruschette in varie versioni (salmì, crema di olive, pomodoro), salumi, pappardelle al cinghiale, fettuccine ai funghi, stringoli all'arrabbiata, acquacotta (tipica zuppa della Maremma), cinghiale al bujone, agnello allo scottadito, formaggio pecorino (fresco e stagionato) e dolci a base di ricotta (zuppone) |
|
|
|
All'interno della Riserva Naturale "Selva del Lamone" esiste una buona rete viaria, che comprende circa 50 Km di strade sterrate, con fondo discreto, la quale taglia sia verticalmente che orizzontalmente l'intera riserva e che permette quindi di raggiungere velocemente qualsiasi punto della stessa, tanto in automobile quanto in mountain bike o a cavallo. Gli ingressi della Riserva che sono percorribili in auto sono quelli di Campo della Villa, del Lamoncello, di Vallempio, de La Dogana e del Cancellone, mentre il solo ingresso Campo della Villa è percorribile in autobus. Oltre alla viabilità principale esiste anche un fitto reticolo di viottoli secondari percorribili solamente a piedi, ovviamente stiamo parlando di sentieri, creati per tutti coloro che amano avere un impatto diretto con la natura aspra e selvaggia, come lo è quella della nostra riserva. I sentieri che prenderemo in considerazione in questa piccola rassegna sono ovviamente tutti quelli dotati di segnaletica ben visibile lungo il loro intero tratto (segnavie a due colori di albero in albero). All'ingresso di ogni sentiero è posta una tabella, attualmente in legno, nella quale è indicata l'intera mappa dei sentieri con i propri colori, l'indicazione del punto ove i provetti escursionisti si trovano ed i confini della Riserva. Prima di inoltrarsi all'interno dei sentieri, specie se inesperti, è consigliabile prendere contatti con gli uffici della riserva, presso il Comune di Farnese, i quali potranno mettere a disposizione come guide dei visitatori i Guardiaparco operanti all'interno della Riserva Naturale.
1) Sentiero della Strompia |