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Prima ancora dellistituzione del Parco nazionale, allinterno dellarea vesuviana esisteva già unarea protetta, la Riserva Tirone alto- Vesuvio, istituita con D.M. nel 16/03/1972 ed estesa 1005 ettari circa, a protezione della cinta craterica. La Riserva comprende quasi del tutto lintero cono vulcanico del Vesuviobuona parte dei comuni di Boscotrecase, Ottaviano e Torre del Greco. La gestione della Riserva forestale è affidata al Corpo Forestale dello Stato, anche se, in accordo con quanto stabilito dallart. 31 comma 4 della 426/98, si sta effettuando un graduale passaggio della gestione stessa allEnte Parco nazionale del Vesuvio.
La vegetazione della Riserva è allo stato attuale notevolmente influenzata dagli interventi del patrimonio boschivo iniziati fin dallinizio del novecento, a seguito della eruzione del 1906. Lentità arboree più frequenti sono il Pino domestico ed il castagno nelle aree boschive, e la ginestra dellEtna ,frutto anchessa di rimboschimento allo scopo di consolidare le lave lungo la cinta craterica. Un fatto sicuramente positivo sotto il profilo della qualità della vegetazione arborea del Vesuvio è una lenta e capillare diffusione della lecceta, che rappresenta la naturale evoluzione degli ecosistemi vesuviani.
Le pinete e le leccete presenti nella Riserva sono caratterizzate, oltre che da viarie specie di ginestre, anche nelle zone più ombrose da felci, muschi, licheni ed orchidee, presenti con numerose specie; nelle radure aperte si trovano valeriana rossa, elicriso e verbasco. Sulle lave del 1944 si incontra lo Stereocaulon vesuvianum, un lichene tipico del Vesuvio che è il primo colonizzatore delle lave raffreddate. |