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Fico bianco del Cilento

La DOP "Fico bianco del Cilento", rappresenta uno specifico ecotipo della cultivar Dottato, diffusa in tutto il Meridione d'Italia, che è stato selezionato e diffuso nel Cilento nel corso dei secoli. La DOP è stata riconosciuta dall'Unione Europea nel 2006.
Il "Fico bianco del Cilento" DOP deve la sua denominazione al colore giallo chiaro uniforme della buccia dei frutti essiccati, che diventa marroncino per i frutti che abbiano subito un processo di cottura in forno.
I fichi del Cilento possono essere confezionati e commercializzati al naturale, in diverse forme cilindriche, a corona, sferiche, a sacchetto, oppure nell'antica maniera, posti cioè alla rinfusa in cesti che possono arrivare anche a venti chili di peso. Una preparazione tradizionale ancora in uso è quella che vede i fichi "steccati", infilati cioè in due stecche di legno parallele per formare le cosiddette "spatole" o "mustaccioli".
Il "Fico Bianco del Cilento" DOP viene commerciato anche farcito con mandorle, noci, nocciole, semi di finocchietto, bucce di agrumi (ingredienti provenienti dallo stesso territorio di produzione) o ricoperto di cioccolato, od anche immerso nel rum. Sempre più ricercati sono anche i fichi essiccati e poi dorati al forno, soprattutto quelli farciti. Pregiatissimi, ma sempre più rari dati gli alti costi di preparazione, sono i fichi mondi, cioè sbucciati, dal colore chiarissimo tendente al bianco puro e dal sapore prelibato.
La coltivazione ed anche le fasi di essiccazione e lavorazione del prodotto si svolgono per intero nell'area geografica di produzione, presso strutture agricole ed edifici rurali, in un armonico processo di interazione tra prodotto, uomo ed ambiente.

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