3.6.2. La promozione del turismo.

 

un problema di fondamentale importanza è quello della presenza turistica nelle aree protette. Il turismo di massa a cui sono soggetti alcuni nostri grandi Parchi, fra cui quello delle Foreste Casentinesi, è spesso impreparato ad una fruizione rispettosa, rischiando così di mettere a repentaglio lo scopo prioritario per il quale gli stessi Parchi sono stati creati: la conservazione della natura. Il "turismo verde" è in crescita e si prevede un aumento del 3% l'anno di qui al 2005. Secondo un'inchiesta pubblicata da Eco - La nuova ecologia - gli ecoturisti che scelgono come meta un'area protetta sarebbero in Italia circa un milione, con un livello culturale medio-alto ed età compresa tra i 35 e i 44 anni e tra i 14 e i 24. Questo flusso in crescita comincia a preoccupare ed è ormai dato acquisito che l'impatto della presenza turistica in aree protette debba essere sempre più sottoposto a controllo e regolamentazione.

Il turismo, come sappiamo, può costituire oggi un'attività economica fondamentale per molte aree protette, ma tutto il settore necessita di un ripensamento che apporti rilevanti modifiche nella filosofia di intervento. Sale la consapevolezza che anche attività normalmente ospitate e ospitabili dall'ambiente naturale possono diventare nocive, nel momento in cui si trasformano in attività di massa, richiamando e concentrando un numero inaccettabile di praticanti in una stessa area. Dunque occorre orientarsi verso un tipo di turismo dolce, a basso impatto ambientale, la cui valutazione dovrà regolare qualsiasi intervento nel settore.

» sempre più necessario prevedere la limitazione, in accordo con le collettività interessate, dei diritti di accesso a determinate aree, e vincolare la pratica degli sport secondo regole che rispettino natura e paesaggio con la rinuncia dell'uso sportivo o ricreativo di mezzi motorizzati rumorosi e nocivi all'equilibrio naturale.

Il progetto del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi è quello di potenziare la ricettività, migliorare i servizi rivolti ai turisti, aiutare gli imprenditori che intendono adeguare, ampliare, realizzare alberghi, campeggi, ostelli, rifugi escursionistici, affittacamere, agriturismi e ogni tipo di residenza di tipo turistico oltreché per i servizi ambientali. Inoltre, stimolare la curiosità, l'interesse, l'immaginazione del visitatore educandolo al rispetto e all'amore verso l'ambiente, offrire tutte le informazioni necessarie a fruire del Parco, stabilire un contatto con la cultura, le tradizioni, l'arte, l'artigianato della zona, sono solo alcuni degli obiettivi generali cui obbediranno i centri visita del Parco Nazionale. Sulla base di queste funzioni primarie ogni centro, all'interno di un disegno organico, svilupperà le peculiarità della sua area, in modo da rendere allettante l'ipotesi di una visita a più di un centro durante la permanenza nel Parco.

Sempre con lo scopo di migliorare la qualità del servizio offerto agli ospiti, il Parco Nazionale ha, già dal 1994, deciso di rivolgere gran parte della sua attenzione alla manutenzione, al recupero e alla valorizzazione della fitta trama di sentieri che percorre da sempre l'intera area protetta, per indirizzare il turismo escursionistico verso i sentieri esistenti più conosciuti e frequentati, impedendo le situazioni caotiche che si sarebbero potute verificare. Il corretto utilizzo dei sentieri è garanzia di tutela della foresta e allo stesso tempo rappresenta il modo migliore per conoscerla.

Non si tratta di un progetto facile poiché si va a coinvolgere modi di fare, modi di essere impresa, modi di gestire che si sono consolidati nel tempo e che non è così semplice cambiare; tuttavia, sull'imprenditoria, in particolare quella turistica, bisognerà puntare dal 1999 in avanti, cercando di ampliare, migliorare e meglio distribuire la ricettività casentinese. Ad esempio, in Casentino i turisti stranieri rappresentano appena l'8% del totale contro il 32% della Provincia; è proprio qui che emerge il problema della promozione e dello sviluppo armonico delle attività connesse con il turismo, perché soprattutto all'estero queste cose sono ricercate e sempre più lo saranno anche dai turisti italiani. » un settore quindi dove la concorrenza è spietata e dove la professionalità degli operatori e le capacità dei politici sono continuamente messe alla prova.

 

PRESENZE STRANIERI

 

Anno

 

%

(%provinciale)

 

1991

7,3

(21,7)

 

1992

6,0

(21,4)

 

1993

6,4

(24,7)

 

1994

7,0

(29,3)

 

1995

8,2

(31,9)

 

 

Lo strumento necessario per indirizzare la domanda di fruizione turistica delle aree protette, è senza dubbio quello della informazione.

Grande è infatti la responsabilità che i mezzi di comunicazione di massa assumono nell'indirizzare il cittadino desideroso di un contatto con l'ambiente naturale verso forme di fruizione compatibili con la tutela e il corretto uso delle risorse. Alla normale funzione di informare si affianca in questo caso anche quella di formare, di educare; nel nostro Paese, l'educazione ambientale è ancora in gran parte carente e sconta gli stessi ritardi di cui soffre la cultura scientifica, per troppo tempo subordinata a quella umanistica. La pubblicistica a riguardo non offre molte scelte e soprattutto spesso non è aggiornata. Ecco allora che il ruolo dei mass media diventa di primo piano; radio, televisione, quotidiani e settimanali, tutti ugualmente interessati a dare la notizia ambientale se è di effetto o se si riferisce a qualche catastrofe, ma restii a svolgere con continuità un ruolo di corretta informazione ambientale capace di arricchire la cultura dei cittadini. rimangono, quindi, i periodici specializzati, una nicchia di mercato tutt'altro che trascurabile, che a partire dagli anni Settanta ha assistito ad alti e bassi, con il fiorire di numerose testate e con la scomparsa di altre (le più importanti sono: La nuova ecologia, Eco, Airone, Oasis, etc.).

Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi ha coinvolto fortemente i mass media, sia a livello locale, sia a livello nazionale (ad esempio con l'ultimo supplemento su "Airone", il Parco è stato pubblicizzato in tutta Italia); inoltre ha promosso progetti di educazione ambientale cercando di avvicinare i giovani alla natura, coinvolgendoli sia sui banchi di scuola, sia attraverso escursioni nella natura.

Inoltre, per il Parco, indispensabili, per la promozione di un turismo naturalistico rispettoso dell'ambiente, sono state le pubblicazioni: guide, depliant, video, poster che l'Ente si è dotato per comunicare in primis con i residenti, e poi con tutti coloro che potessero o volessero interessarsi alle tematiche del Parco.

Sono stati anche pubblicati Brochure dei servizi turistico alberghieri poiché le sempre più numerose richieste di informazioni che pervengono agli uffici del Parco Nazionale riguardano in buona parte le strutture ricettive e turistiche. Per rispondere in modo adeguato a questo flusso di domande per riuscire a dare al visitatore uno sguardo complessivo sulle possibilità di soggiorno nell'area protetta l'Ente ha realizzato una brochure contenente tutte le strutture, divise per tipologia, presenti nei comuni del Parco. Uno strumento essenziale che contiene prezzi, ricettività e servizi presenti in ogni azienda. Questo prodotto si affianca e completa le numerose pubblicazioni realizzate per promuovere ed illustrare il territorio e le sue peculiarità ed è essenziale per la partecipazione a mostre e fiere sul turismo.

Il Parco è stato anche pubblicizzato su Internet al sito Parks in Italy al seguente indirizzo www.parks.it. Si tratta di un indirizzo di primo livello che è stato inaugurato nel maggio 1996 e raccoglie le informazioni dei Parchi nazionali Italiani. Il sito è costituito da circa 2.300 pagine di cui 65 sono dedicate al Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. Le informazioni sono sia in italiano che in inglese ed è possibile dal suo interno collegarsi a link di operatori privati ed altri Enti pubblici ad essi collegati. Le pagine del Parco sono continuamente aggiornate e riportano i programmi proposti e le date delle manifestazioni imminenti. Il sito, per rendere più agevole la richiesta di notizie, è dotato di un motore di ricerca interno. Le pagine delle Foreste Casentinesi sono fra quelle più visitate insieme a quelle del Gran Paradiso. Il 30% degli accessi vengono effettuati all'estero. Nel 1997 le statistiche davano una media di 2.000/3.000 accessi giornalieri che sono saliti a 5.000 nel 1998 con una punta record durata circa 20 giorni nel periodo pasquale di 25.000 accessi. Le pagine del Parco contengono tutte le informazioni principali, indirizzi, numeri telefonici, carte topografiche e fotografie.

Infine, il Parco si è impegnato in iniziative divulgative: dal 1994 ad oggi, con un grande sforzo di mezzi e persone, per farsi conoscere. A tale scopo sono state realizzate moltissime serate divulgative ed escursioni sui vari aspetti naturalistici e culturali della zona svolte attraverso una stretta collaborazione fra il personale del Parco, le associazioni delle Guide, il CFS e le altre associazioni di volontariato. In questi ultimi due anni il Parco Nazionale sta promuovendo le serate divulgative anche fuori dal proprio territorio. Un altro sforzo, tuttora in atto e che sta dando i primi positivi risultati, è stato quello, attraverso iniziative originali, di allungare la stagione turistica invogliando i visitatori ad andare nel Parco Nazionale nei periodi primaverili ed autunnali. Sono stati realizzati dei pacchetti turistici che prevedono: manifestazioni di richiamo, escursioni, serate naturalistiche, eventi culturali, gastronomia e offerte per il soggiorno a prezzi particolarmente vantaggiosi.

 

 

 

Le iniziative del Parco

 

 

1994

1995

1996

1997

1998

 

Escursioni

32

32

63

80

91

 

Serate naturalistiche

40

40

82

50

50

 

Manifestazioni culturali ed eventi

6

8

8

45

75

 

 

I dati sui flussi turistici nei 12 Comuni del Parco Nazionale e quelli ricavati dai contatti e dalle richieste di informazioni arrivate agli uffici dell'Ente ci danno un primo quadro che ci sembra un indicatore positivo per le strategie adottate finora.

 

Da questi primi due grafici emerge un interesse in costante crescita nei confronti del Parco Nazionale. l'aumento dei contatti degli uffici informazione è da considerarsi in relazione anche all'aumento degli arrivi ed ad un miglioramento generale dell'organizzazione e dell'ubicazione degli uffici stessi.

L'impennata delle richieste pervenute invece direttamente all'Ente ci pare un segno positivo di un effettivo interesse e conoscenza del Parco Nazionale. Se agli uffici informazione possono capitare visitatori di tutti i generi, quindi anche con interessi non specifici nei confronti del Parco, le richieste dirette all'Ente presuppongono un interesse selezionato ed essendo la maggior parte di esse pervenute per telefono, via fax o per posta esse presuppongono che l'indirizzo ed i recapiti del Parco siano giunti all'interessato attraverso qualche canale informativo o campagna promozionale promossa dall'Ente stesso.

I successivi due grafici (3 e 4) mostrano un andamento positivo dei flussi turistici sia in termini di arrivi che di permanenza. Anche mettendo in relazione i dati dei due prospetti per ricavare la permanenza media dei visitatori i risultati ci danno dei valori che rilevano solo una lieve flessione, è comunque significativo il trend che si può ricavare negli anni 1994-'97.

Anno

Permanenza media dei visitatori ottenuta dividendo il numero delle presenze con quello degli arrivi.

 

1994

gg.

5.9

 

1995

gg.

5.7

 

1996

gg.

5.7

 

1997

gg.

5.5

 

 

Altrettanto significativi appaiono i dati degli arrivi e delle presenze dell'anno 1997 ripartiti fra le diverse Province del Parco.

 

 

 

Il turismo nelle aree protette è perciò un fenomeno in crescita che, data la particolare delicatezza dei territori su cui insiste, deve essere monitorato e guidato. Infatti, secondo il sociologo Giorgio Osti, non vi è alcun dubbio che tra le tendenze del turismo vi sia una sempre maggiore attenzione, da parte della domanda in generale, alla qualità dell'ambiente e che esista una domanda, stimata in crescita, che si indirizza a prodotti turistici legati alla natura, ai Parchi e alle riserve naturali.

Si prevede un tasso di crescita del turismo verde del 3% annuo fino al 2005, mentre il VII rapporto del turismo italiano stima la crescita dei visitatori per alcuni parchi del 10% in più rispetto al 1996.

Tutto ciò presuppone che l'Ente Parco sia ben integrato con il territorio e con la realtà sociale ed economica circostante e che l'area protetta costituisca un prodotto turistico e funzioni effettivamente come tale. Per questo, il Protocollo d'intesa - sottoscritto dalle Regioni Emilia Romagna e Toscana, dalle Province di Arezzo, Firenze e Forlì e dal Parco - ha elaborato un progetto a valenza triennale (1998-2000) proprio per la valorizzazione delle potenzialità turistiche del territorio del Parco secondo tre settori prioritari d'intervento: identità del territorio del Parco, immagine del Parco e servizi offerti.

Fra il 1997 e il 1998 sono stati inaugurati i Centri Visita in località San Benedetto in Alpe, Premilcuore, Bagno di Romagna, Santa Sofia, Badia Prataglia, Serravalle, Chiusi della Verna, Stia, Londa.

Questi luoghi sono in grado di fornire gli strumenti per stimolare la curiosità, l'interesse e l'immaginazione del visitatore educandolo al rispetto ed all'amore verso la natura. Questi Centri Visita sono suddivisi per argomenti tematici in grado di valorizzare, nell'ambito di un disegno generale, le peculiarità di ogni territorio.

Possiamo affermare che, solo la buona conoscenza a livello di opinione pubblica della natura può far sì che questa si mobiliti per la sua difesa, a cominciare dal convinto sostegno della politica dei Parchi.