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Parco delle Gole della Breggia |
L'Area Protetta |
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Il Parco geologico delle Gole della Breggia |
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Il Parco delle Gole della Breggia è ubicato nelle Alpi calcaree meridionali svizzere, verso la punta più meridionale del Ticino. L'intaglio erosivo del fiume Breggia, lungo un tratto di un chilometro e mezzo allo sbocco della Valle di Muggio, espone una tra le più rappresentative serie stratigrafiche delle Alpi Meridionali. Questi affioramenti costituiscono un documento eccezionale che copre quasi ininterrottamente gli avvenimenti geologici succedutisi nell'arco di circa 100 milioni di anni, fra il Giurassico e il Terziario. |
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Aspetti geografici |
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Il viaggiatore diretto in Italia, al suo arrivo nell'estremo lembo meridionale del Ticino, già intuisce la presenza della Pianura padana dall'addolcimento dei rilievi. Il Parco, a pochi passi dal confine, si nasconde ai suoi occhi tra le pieghe degli ultimi contrafforti prealpini, mentre l'ingresso delle gole è occultato da grandi edifici sorti negli ultimi decenni della millenaria storia del Parco. | |
Geologia |
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Nella parte inferiore della Valle di Muggio il torrente Breggia taglia naturalmente e mette allo scoperto lungo un tratto di un chilometro e mezzo una serie di rocce formatesi sul fondo del mare Tetide durante un periodo che va dal Giurassico al Cretaceo. Questi affioramenti costituiscono un documento eccezionale che copre quasi ininterrottamente gli avvenimenti geologici succedutisi nell'arco di quasi 100 milioni di anni. Considerando anche le altre formazioni più recenti del Terziario e del Quaternario presenti nell'area di Chiasso - Novazzano - Balerna ci troviamo di fronte a un profilo geologico quasi completo che spazia dal Giurassico al Presente. | |
La Natura |
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Le biocenosi (comunità di specie) del Parco delle Gole della Breggia sono rese particolarmente varie e interessanti dalla presenza di una grande varietà di ambienti diversi. La configurazione del paesaggio naturale è dominata dalla presenza del fiume Breggia, che l'ha modellata nel corso dei millenni. La flora del Parco comprende un numero elevato di specie con distribuzione geografica sudalpina e submediterranea, nonché specie che vi irradiano da quasi tutte le altre regioni floristiche europee. Dal punto di vista geobotanico il comprensorio è incluso nel territorio a vegetazione calcicola delle Prealpi meridionali e presenta una vegetazione potenziale naturale essenzialmente forestale. |