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Parco Etnobotanico di Omora



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La Fondazione Omora collabora con numerosi individui e organizzazioni. Ciascuno di loro è di estrema importanza ai fini della creazione di una rete di collaboratori che permetta di agire a livello locale, regionale e internazionale.
Tra i partners si annovera il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, in Italia.

Gemellaggio tra il Parco Etnobotanico di Omora e il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi

Il Presidente dell'Ente Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, prof. Guido De Zordo, ha sottoscritto il protocollo di intesa con l'Università di Magallanes (Punta Arenas) e il Parco Etnobotanico di Omora (Puerto Williams - Isla Navarrino).
L'iniziativa è stata promossa grazie all'impegno dell'Assessore della Regione Veneto, arch. Oscar De Bona, nell'ambito delle attività per tenere saldo il collegamento all'Italia della nostra emigrazione in America Latina.
L'accordo prevede scambi scientifici e culturali tra due aree di grande importanza naturalistica e geografica che, seppur così lontani, hanno notevoli affinità ecologiche.
L'iniziativa è importante anche per dare maggiori occasioni di conoscenze delle moderne attività di sviluppo compatibile in un parco nazionale ad una piccola comunità di 2.000 persone a pochi passi da Capo Horn e dalla calotta antartica.


Mostra Fotografica "Dalle Dolomiti alle Ande"

Inaugurazione mostra
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Inaugurazione mostra
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Venerdì 4 maggio 2007, alle ore 18.00, presso l’auditorium comunale di Belluno, in piazza Duomo, è stata inaugurata la mostra fotografica sulla Patagonia argentina e cilena: “Dalle Dolomiti alle Ande”. L’autore delle foto esposte, scattate nel corso di vari viaggi in Sud America, è Nino Martino, Direttore del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi.

Questo evento è parte del progetto di cooperazione internazionale che il Parco ha avviato per raccogliere fondi a favore del parco cileno di Omora.
Una parte delle immagini esposte nella mostra sono state utilizzate per realizzare il calendario 2008 del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi e una serie di cartoline.
Il denaro ricavato dalla vendita del calendario e delle cartoline sarà destinato al finanziamento di progetti di conservazione in Patagonia.
Al ricavato delle donazioni si aggiungerà un fondo straordinario, messo a disposizione dal Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi e da altre Amministrazioni pubbliche.


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