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L'Area Protetta
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- Ente Gestore: Ministerio de Ciencia Tecnología y Medio Ambiente
- Sede: Calle 20 No. 4110 esq. 18-A, Playa - Ciudad de La Habana (Cuba)
- E-mail: ama@unepnet.inf.cu
- Superficie: 6.000 km2
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La Natura
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La Ciénaga de Zapata occupa tutto l'estremo sud della provincia di Matanzas, con una estensione di 6.000 km2 di superficie; comprende i comuni di Unión de Reyes, Jaguey Grande, Caliente e l'area della piattaforma insulare. Si estende per 175 km da Est a Ovest, tra Punta Gorda e Jagua, con una larghezza massima di 58 Km da Nord a Sud, da Sur de Torrente fino a Cayo Miguel, ed una larghezza media di 16 km.
ll 75% del territorio è rappresentato da paludi e lagune salmastre, costituendo così la principale zona umida di Cuba nonché la maggiore e meglio conservata del Caribe insulare.
La parte completamente emersa è composta da strati di origine marina in cui dominano le rocce carbonatiche, altamente solubili in acqua. La Ciénaga è un'estesa pianura la cui altitudine non supera i 6 metri sul livello del mare. ln questa grande pianura si differenziano due aree ben definite, situate ad entrambi i lati della Bahía de cochinos (Baia dei Porci). La Ciénaga Occidentale, zona che confina con la provincia dell'Avana, più depressa, che presenta una costa bassa e la Ciénaga Orientale, che confina con la provincia di Cienfuegos, più elevata della prima e con una costa relativamente più alta e rocciosa. Attraversando la Penisola da Est a Ovest, nella zona centrale della stessa si incontra un blocco di roccia calcarea più elevato, che penetra nella zona occidentale (bassa ed inondata), dando origine a quella che viene comunemente chiamata "la parte alta della Ciénaga" o area non inondata.
ll rilievo sottomarino è costituito, come il resto della piattaforma cubana, da un sistema di pianure e terrazze marine originate da leggeri abbassamenti della superficie e da variazioni del livello del mare. Queste terrazze sono oggi coperte da coralli, spugne ed altri organismi viventi che danno all'area un aspetto singolare.
ll suolo
La continua deposizione di materia organica sulla roccia calcarea e l'intenso processo di decomposizione della stessa, favorito dal peculiare regime idrico dell'area, danno luogo alla formazione della torba, tipo di suolo dominante nella regione. Nella zona Occidentale si trova una maggior concentrazione di torba con suoli che presentano una maggior quantità di materiale fangoso e sabbioso; la zona orientale è invece caratterizzata da roccia carsica nuda, sopra la quale si inserisce la vegetazione. Nella zona più orientale sono presenti dune di sabbia di oltre 2 metri di altezza. La roccia carsica delle zone inondabili periodicamente e delle paludi è coperta da depositi di fango argillosi, da terreni friabili e torba, il cui spessore varia da 2 a 10 metri. l processi carsici si manifestano nella roccia calcarea sottostante sotto forma di doline di dissoluzione e crollo e di laghi carsici. Attraverso lo strato di torba spesso avvengono processi che portano alla formazione di piccole doline.
Gli ecosistemiLa grande variabilità della regione, determinata fondamentalmente dal regime idrico e dalla struttura del suolo, fa di Zapata un mosaico di vegetazione e paesaggi, dato che si alternano formazioni vegetali totalmente o parzialmente inondate, boschi che si sviluppano in aree non allagate e vegetazione xerofitica. Gli ecosistemi caratterizzanti la Ciénaga sono i seguenti: |
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ll mangrovieto
Nell'isola di Cuba i mangrovieti occupano una superficie di 5321 km2 (il 4,8% della superficie dell'isola ed il 26% della superficie totale delle foreste) lungo un perimetro delle coste di ben 5476 km. Queste importanti formazioni sono presenti in quasi il 70% delle coste e vengono considerate la maggior formazione forestale naturale cubana e la più ampia e meglio conservata dei Caraibi. E' una formazione vegetale che presenta sempre un solo strato arboreo nel quale si trovano le quattro specie di mangrovie esistenti a Cuba: il "mangle rojo" (Rhizophora mangle), il "mangle prieto" (Avicennia germanis), il "patabán" (Laguncularia racemosa) e la "llana" (Conocarpus erectus). Gli animali più comuni tra i mangrovieti sono tra i mammiferi la "jutía conga" (Capromys pilorides) e la "jutía carabalí" (Capromis prehensilis), tra gli uccelli il "gavilán batista" (Buteogallus anthracinus), la "chillina" (Teretistris femandinae), il "canario de manglar" (Dendroida petecchia) e tra i rettili il coccodrillo cubano (Crocodylus rhombifer); numerose inoltre sono le specie di uccelli acquatici che utilizzano il mangrovieto come rifugio.
Le lagune salmastre
Si tratta di un sistema lagunare costiero, con una profondità media di 50 cm, non considerato mare aperto perché limitato da arcipelaghi costituiti da piccole ma numerosissime isole. Ricevono importanti apporti di acqua dolce sotterranea e superficiale, spesso ricca di materia organica in decomposizione. ln alcuni punti la salinità è elevata, anche se varia in relazione al diverso apporto di acqua dolce sotterranea. Le specie vegetali acquatiche sono rappresentate da alghe del genere Caulerpa, Halimeda e Pennicillus e dalla Thalassia testudinum, le specie animali da pesci quali il "macabí" (Alvula vulpes) ed il barracuda (Sphyraena barracuda), da crostacei (Callinectes sapidus) e da alcuni molluschi. Le mangrovie si trovano sui bordi delle lagune, soprattutto il "mangle rojo" (Rizophora mangle) ed il "prieto" (Avicennia germinans). La presenza di avifauna è legata alle stagioni; nel periodo secco (da fine novembre a marzo) popolano La Salina oltre 65 specie di uccelli migratori che fuggono dal freddo del nord (Stati Uniti e Canada).
Le lagune intermittenti E una formazione peculiare che si sviluppa in aree aperte e nella quale predomina la vegetazione erbacea, anche se si possono trovare alberi isolati e palme, propri della foresta della Ciénaga. Nella stagione umida quest'area è inondata e proliferano piante acquatiche quali la "malagueta" (Nuphar luteum) e la "ova blanca" (Nimphea ampla) ed è normale vedere la popolazione locale pescare vari pesci tra cui le "biajacas" (Cicíostoma tetracanta).
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ll mare e la costa
La costa nella zona occidentale è fangosa ed il limite fra mare e terra è ben definito dalla presenza delle mangrovie, le cui radici e la tolleranza alla salinità permettono loro di occupare questa posizione. Nella costa orientale il limite fra acqua e terra è stabilito dalla roccia calcarea che prende nome di "dente di cane", fungendo da contenimento alle onde. ln alcune zone non molto estese la barriera rocciosa si interrompe e la sabbia forma piccole spiagge. L'irregolarità della linea di costa da Playa Larga fino a Ciènfuegos forma piccole e stupende insenature chiamate "caletas". La più spettacolare è Caleta Buena, nella quale sorge il centro turistico omonimo. Nella linea della marea, l'altitudine della costa varia da 0 fino a 4 metri. Man mano che si avanza fino alla zona orientale, l'altezza cresce e la costa diventa più scoscesa. Lo zoccolo della baia è molto vicino alla costa e la parete scende a scalini, rivestiti da elementi recenti, propri del fondale corallino. Qui sono abbondanti le spugne, i coralli pietrificati, pesci coloratissimi e molluschi di diverse forme. Sulla linea della marea sono abbondanti i ricci di mare di ogni dimensione e piccoli molluschi che vivono attaccati alle rocce. |
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La Flora
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Secondo i dati della letteratura scientifica, esistono nella Ciénaga de Zapata circa 1.000 specie di piante, di cui 130 endemiche di Cuba e 5 endemiche locali; 17 sono in pericolo di estinzione e 192 sono le specie con un effettivo valore economico, scientifico, medico o colturale. Alcune di queste piante sono interessanti per la struttura e la capacità di adattamento. Piante acquatiche
La vegetazione acquatica è molto ben sviluppata nelle lagune, nei canali e nei fiumi; ci sono specie che galleggiano sulla superficie dell'acqua come l"'helecho", che abbonda nelle acque dell'allevamento di coccodrilli nella Laguna del tesoro; altre vivono totalmente immerse nell'acqua come la Salvinia auriculata chiamata "lechuguilla de agua".
Mangrovie Le mangrovie costituiscono una curiosità vegetale. Le lunghe radici del "mangle rojo" sono la massima espressione dell'adattamento vegetale a vivere nella prima linea della marea, senza correre il rischio di essere trascinate in mare aperto dalle correnti o distrutte dalle onde.
Piante epifite
Il termine epifita si riferisce a vegetali che vivono sopra altri vegetali senza che si crei fra questi nessun parassitismo o simbiosi. Le epifite sono piante abbondanti nella Ciénaga, si sviluppano in ecosistemi in cui l'umidità relativa è elevata ed assorbono acqua dall'atmosfera attraverso strutture specializzate delle loro radici.
Piante carnivore
Alcune piante per vivere hanno bisogno di assorbire composti azotati ricavati da fonti esterne, dato che non possono acquisirli dal substrato su cui vivono. Queste sono le piante carnivore che presentano strutture in grado di secernere sostanze che invischiano gli insetti che rimangono così intrappolati.
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La Fauna
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Nella regione di Zapata l'acqua è la maggior responsabile della distribuzione della fauna. I terreni inondati sono inaccessibili per alcuni animali, ma garantiscono il successo adattativo ad altri che possono alzarsi in volo (insetti ed uccelli) e vivere nell'aria. La grande varietà di ecosistemi e le elevate differenze fra questi, favoriscono la presenza di una fauna diversa ed eterogenea. Insetti Pur essendo il gruppo zoologico più numeroso nella zona, sono stati ancora poco studiati. Le vespe ed altri imenotteri attuano un controllo biologico naturale, dato che parassitano altri invertebrati o si nutrono delle loro larve. Le api sono utili alla foresta per la loro funzione impollinatrice e all'uomo per la produzione di miele. Le farfalle sono gli insetti maggiormente studiati.
Fauna marina Tra le specie marine con possibilità di spostamenti lungo le coste della regione, importanti sono l'aragosta (Panulirus argus), il gambero bianco (Penaeus schmitti), il gambero rosa (Penaeus notialis) ed alcuni pesci ossei: il "pargo criollo" (Lutjanus analis), la "rabirrubia" (Ocyurus chysurus), i "roncos" (Haemulon sps.) ed altri. Sono proprio queste le specie di maggior valore commerciale.
Sono anche importanti i molluschi, particolarmente il "cobo" (Strombus gigas), che presenta la più grande conchiglia dell'isola ed è in serio pericolo di estinzione.
Pesci d'acqua dolce
Fra i pesci presenti nelle acque della zona, ricordiamo in primo luogo il "manjuarí" (Lepisosteus tristoechus), endemico del paese, di ristretta distribuzione, considerato un fossile vivente per la primitività della sua struttura corporea. Appartiene al gruppo dei pesci polmonati ed ha una capacità adattativa tale da giustificarne la sopravvivenza fino ad oggi nella Ciénaga. Altra specie comune negli specchi d'acqua è la "viajaca" (Cichlasoma sp). E ben rappresentato anche il gruppo dei Ciprinodonti che per le loro piccole dimensioni vengono comunemente chiamati "guajacones".
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Anfibi I rospi sono gli anfibi di maggior dimensione della zona. Hanno un aspetto simile alle rane, anche se le dimensioni sono superiori. Presentano una pelle secca e verrucosa ed a differenza delle rane non rimangono in acqua ma si possono trovare sotto le pietre, nella foresta e sotto il fogliame. Le rane sono più comuni e legate strettamente all'ambiente acquatico. La rana toro (Rana catesbeiana) è la più grande rana di Cuba; è stata introdotta nel paese per fini economici ed ha colonizzato tutti gli specchi d'acqua. Viene così chiamata perché emette un suono grave simile a quello di un bovino; è cacciata dalla popolazione locale per la prelibatezza della sua carne.
Rettili Si ritiene che le specie di rettili dell'isola siano 121, ma non più di 50 quelle presenti a Zapata; si suppone quindi che non sia questa la zona di Cuba preferita dai rettili (o che il gruppo non sia stato ben studiato nell'area). Nonostante ciò, grazie alla varietà di habitat che la Ciénaga presenta, tutti gli appartenenti a questa classe hanno qui qualche rappresentante ed è curioso notare come in tutti i tipi di habitat sia presente una specie.
Mammiferi
Nella zona di Zapata, come nel resto dell'isola, i mammiferi non sono certo il gruppo zoologico dominante. Fra quelli che vivono nella foresta il più importante è la "jutía" (Capromis pilorides) ed il "venado de cola blanca" (Odocoileus virginianus), cervide introdotto dal Nordamerica, mentre nelle acque dolci, seppur raro, è presente il lamantino o "manatí" (Trichechus manatus), mammifero sirenide endemico del Caribe, reintrodotto nella laguna del Tesoro e nel rio Hatiguanico.
Uccelli La grande diversità di ecosistemi presenti a Zapata favorisce in modo particolare questo gruppo, che è il più rappresentato nell'area nonché il meglio studiato. Delle 354 specie di uccelli censiti a Cuba, 230 sono presenti in questa regione, il che significa che è presente il 65% dell'avifauna cubana. Nel sistema delle aree protette della Ciénaga trovano rifugio il 68% delle specie minacciate a Cuba, ovvero 13 delle 19 del paese. La Ciénaga è inoltre la zona di Cuba con maggior numero di endemismi. Qui sono presenti i 6 generi e 18 delle 21 specie endemiche del paese. La concentrazione di endemismi locali a Zapata è il fatto che più meraviglia gli scienziati.
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