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Riserva integrale di Otonga |
Punti di Interesse |
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Sulle pendici occidentali della catena andina è stata creata la Riserva Integrale "Otonga", zona di notevole valore scientifico per la presenza di specie animali e vegetali già scomparse nel resto del Paese ed a volte ancora ignoti alla scienza. Il termine "Otonga" corrisponde al nome di un lombrico presente in questa foresta, la cui taglia (può raggiungere il metro e mezzo) induce spesso gli indigeni a confonderlo con un curioso anfibio vermiforme e senza zampe, che vive sotto terra. Nella Riserva la temperatura media annua si mantiene tra i 18 e i 24 gradi, con precipitazioni che oscillano annualmente tra i 3.600 e i 5.400 mm; si distinguono così due sole stagioni: una con maggiori precipitazioni da dicembre a maggio ed una con minori precipitazioni da giugno a novembre. L'elevatissima umidità relativa media annua (87%) sta alla base di due fenomeni tipici di quest'area: la nebbia e la rugiada, forme di condensazione caratteristiche della zona della Riserva. L'acqua svolge una funzione fondamentale nella regione essendo elemento integrante del suolo; nella zona, grazie al mantenimento del soprassuolo vegetale, nascono quattro grandi fiumi (Esmeraldas, Lelia, Las Damas, Samborondon) con acqua di buona qualità ed utilizzata anche alle regioni circostanti. La stazione scientifica della Riserva "Otonga" è situata ai margini delle province di Pichinca e Cotopaxi, si estende tra gli 850 e i 2.300 metri s.l.m. ed è riconducibile a due precise tipologie ambientali: la parte montuosa più alta corrisponde al tipico bosco nuvoloso, mentre la parte bassa fa parte della foresta pluviale tropicale; questa classazione ovviamente sottintende diversi ecosistemi che contengono forme di vita estremamente varie e diversificate tra loro. |