Ubaldo Marra, 37 anni, sposato, è dal 1992 presidente dell'ATR (Azienda Trasporti Romagnoli, oggi Consorzio).

Muoversi in Montagna

Dal 1975 l'ATR gestisce il trasporto pubblico e le politiche del traffico, cercando di coniugare l'efficienza con l'equilibrio economico e la programmazione aziendale.

Ma diamo un'occhiata alle cifre.

Al Consorzio aderiscono attualmente l'Amministrazione Provinciale di Forlì-Cesena ed oltre 30 Amministra-zioni Comunali romagnole.

Le linee, tra urbane, suburbane ed extraurbane, sono 58 per un totale di 196 autobus impiegati su una rete di oltre 2000 chilometri.

L'ATR conta, a fine '96, 319 dipendenti, di cui 245 facente parte del personale viaggiante. "Solo un approccio integrato-spiega il presidente Ubaldo Marra-fra trasporto pubblico, controllo del traffico, pianificazione urbanistica, controllo delle risorse e programmazione delle azioni può consentire di ottenere risultati concreti nel disegno di una nuova e più funzionale organizzazione della mobilità collettiva".

Come azienda e agenzia di mobilità l'ATR dovrà perciò pianificare gli interventi, gestire i servizi e controllarne l'efficacia e l'efficienza.

Sul piano operativo è stato approvato il progetto del deposito di S.Sofia. L'inizio dei lavori è previsto per la prossima primavera ed entro il 1998 l'opera sarà completata.

La vocazione turistica dell'area bidentina sarà incentivata con la predisposizione di mezzi attrezzati per il trasporto di cicli, mountain-bikes e tutto ciò' che possa essere utile agli appassionati di trekking ed escursionismo.

Saranno inoltre favorite alcune corse in combinazione per promuovere passeggiate nella stupenda area del Parco Nazionale.

Per quel che riguarda le politiche tariffarie l'ATR ha un piccolo margine di intervento sulla delibera regionale, ma verranno comunque promosse iniziative per l'utilizzo del trasporto pubblico al di fuori degli orari prestabiliti.

"L'obiettivo finale-afferma il presidente Marra-è naturalmente quello di fornire servizi di trasporto pubblico meglio organizzati e più veloci, in modo da rendere questa forma di trasporto più comoda e conveniente per i cittadini e per le città".



Maria Luisa Bargossi, Vice Presidente Provincia di Forlì

i territori del demanio regionale

Maria Luisa Bargossi, 44 anni, sposata con due figli, è vice-presidente dell'Amministrazione provinciale di Forli-Cesena.

Il nodo centrale è costituito, per quel che riguarda la zona montana, dalla gestione dei territori precedentemente amministrati dall'ex ARF(Azienda regionale foreste) e dalle prospettive future di un'area di particolare interesse ambientale.

La Regione Emilia-Romagna, a cui appartiene il territorio in questione, ha concordato con l'Amministrazione provinciale, le Comunità montane e l'Ente Parco i criteri e gli orientamenti prioritari di gestione.

Il comitato politico-spiega il vice-presidente Bargossi-ha elaborato le priorità e le strategie da seguire, affidando la gestione quotidiana alle Comunità montane.

Di particolare importanza lo schema predisposto che conferisce all'Ufficio forestale provinciale difesa del suolo gli aspetti tecnici.

Ma l'aspetto preoccupante-prosegue Bargossi-è la progressiva e drastica riduzione delle risorse economiche che mettono in una situazione di forte rischio la continuità degli interventi forestali. Vengono, in pratica, affidate responsabilità, ma con mezzi e finanziamenti limitati".

Il territorio montano richiede manutenzioni costanti per evitare i rischi di frane, le piste forestali, meta, fra l'altro, di tanti appassionati escursionisti, meritano interventi più frequenti e programmati. Occorre-spiega il vice-presidente-una riclassificazione della viabilità ordinaria, attraverso l'erogazione di finanziamenti che assicurino qualità e buona fruizione del territorio.

La Regione deve rafforzare l'impegno per la tutela e valorizzazione di un patrimonio importante sia dal punto di vista economico che turistico, evitando il rischio di un progressivo degrado".

Il 1998 costituirà un anno importante, di avvio di una nuova politica di gestione comune tra gli enti interessati.

"La soluzione trovata-conclude Maria Luisa Bargossi-è quella di un accordo, di una condivisione delle responsabilità di gestione, in cui ognuno deve fare la propria parte per giungere ad una amministrazione territoriale equilibrata, moderna ed efficiente".