Rassegna stampa

Un unico grande polmone verde da proteggere tra la Brianza, alle porte di Milano, e Lecco.

Il Parco di Montevecchia e Valle del Curone e del Monte Barro diventano più grandi. I consiglieri regionali hanno approvato all'unanimità il progetto di legge di ampliamento dei confini dei due parchi: il Parco del Barro si amplia a Garlate e Valmadrera con il Sass Negher, il Sasso di Preguda e i boschi della Val Garlasca di Garlate; il Parco della Val Curone si espande a Merate, Olgiate Molgora, Airuno e Valgreghentino. Airuno e Valgreghentino prima non rientravano nel Parco del Curone.

I due parchi insieme si estendono da Lomagna a Valmadrera, inoltre confinando con il Parco Adda Nord. Messi insieme, i tre parchi comprendono praticamente tutta la parte a sud della provincia di Lecco, lungo la sponda occidentale dell'Adda. «Un importante risultato - sono le parole di Marco Molgora, presidente del Parco di Montevecchia e Val Curone, che ringrazia il sottosegretario regionale Mauro Piazza e i consiglieri regionali Gian Mario Fragomeli e Giacomo Zamperini, di diversi colori politici ma una volta tanto insieme per difendere il territorio - . Ora attueremo i passaggi necessari per l'ingresso a pieno titolo dei comuni di Valgreghentino e Airuno nella nostra comunità del Parco e per la gestione delle aree del Monte di Brianza e del Lago di Sartirana di Merate». «È evidente l'importanza dell'inserimento nei confini del nostro Parco delle aree della Val Garlasca a Garlate, che costituisce un corridoio ecologico fondamentale verso il Monte di Brianza, e l'inserimento di due importanti monumenti naturali quali il Sass Negher e il Sasso di Preguda a Valmadrera», aggiunge Paola Golfari, presidente del Barro.

Soddisfatto pure l'assessore di Olgiate Matteo Fratangeli per il Plis del Monte di Brianza: «È un percorso che abbiamo iniziato alla fine del 2017 e finalmente giunge positivamente al termine». A lui si associano i soci del Cai di Calco, tra i primi promotori del Plis del Monte di Brianza.