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Sversamento di liquami nella Seriola: il responsabile è individuato, il Parco vuole chiedere i danni

Inquinamento nei canali fuori Parco: colpiscono l'ecosistema delle Valli dove l'acqua arriva inquinata

(Mantova, 12 Nov 14) "E' l'ennesima volta che l'habitat delle Valli del Mincio subisce sfregi pesanti e, in particolare, non è l'unica volta che sversamenti inquinanti che si verificano anche a chilometri di distanza, fuori dai confini del parco, inficiano il lavoro di tutela che il Parco cerca di attuare nel delicato ecosistema delle Valli del Mincio. Questa volta però siamo in presenza dell'identificazione di un responsabile e non staremo fermi".

E' questo lo spirito con il quale Maurizio Pellizzer, presidente del Parco del Mincio affronterà l'incontro indetto domani a Castiglione delle Stiviere in seguito al grave sversamento di liquami registrato nell'allevamento suinicolo di Gozzolina, a monte dell'area protetta: "In un'ottica di azione solidale fra enti, certamente – spiega Pellizzer – ma con un distinguo:  siamo gestori oltre che della Riserva Naturale anche del sito di importanza comunitaria Ansa e Valli del Mincio e siamo intenzionati a tutelare in ogni sede il danno che è stato arrecato all'habitat che l'Europa ci chiede di tutelare".

Molte sono le motivazioni che ci spingono ad agire; innanzitutto il patrimonio naturale è patrimonio di tutti e quello delle Valli del Mincio è infatti di valore europeo. E' uno dei tasselli della rete Natura 2000, che non è un nome astratto: l'insieme dei siti che si fregiano di questo nome è importante non solo per le molte specie animali e vegetali protette ma anche per la qualità della vita dell'uomo e tutelarli diventa un dovere anche morale, per l'intera collettività. "Questi siti forniscono servizi ecosistemici necessari al benessere umano – prosegue Pellizzer– ma le acque dolci sono uno degli ecosistemi maggiormente minacciati. Tutti possono contribuire alla salvaguardia di questi ambienti, mettendo in pratica semplici regole e la prima è di non considerarle una cloaca ma invece rispettarle e proteggerle poiché l'acqua è un patrimonio ed un fattore determinante nell'impiego nelle produzioni agricole. E' in quest'ottica che il Parco intende muoversi, chiedendo i danni per ottenere fondi necessari a rimediare al danno, gravissimo, che è stato arrecato ma soprattutto perché nasca la consapevolezza che viviamo tutti nello stesso sistema e che non possiamo liberamente comportarci se la nostra libertà crea danno agli altri".

Guardie Ecologiche Volontarie (immagine archivio)
Guardie Ecologiche Volontarie (immagine archivio)
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