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Ossigeno per il Parco del Circeo

Tre milioni e mezzo di euro dal Ministero dell’Ambiente per sostenere sei progetti dell’ente pontino dedicati alla tutela della costa e della duna, ai sistemi di prevenzione contro gli incendi, alla mobilità sostenibile

(02 Ottobre 2020) Cambiamenti climatici ed aree protette, per i progetti del Parco Nazionale del Circeo arriva un maxi finanziamento da tre milioni e mezzo di euro. I fondi fanno parte degli obiettivi del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare che con l'azione del Ministro Sergio Costa ha confermato anche per il 2020 il progetto «Parchi per il clima» attraverso un secondo bando, che segue quello lanciato nel giugno del 2019, e che finanzierà progetti da realizzare nei territori dei Parchi nazionali, per un importo complessivo di 100 milioni di euro. Il Parco del Circeo ne ha presentati sei. Dalla tutela delle coste con azioni di contrasto all'erosione costiera e di tutela della duna, all'efficientamento energetico del Faro dell'isola di Zannone per continuare con interventi mirati all'interno della foresta che comprenderanno anche le termocamere per individuare incendi boschivi. E poi ancora azioni per la mobilità sostenibile. A fornire dettagli su come verranno suddivisi i fondi sono il presidente dell'Ente Parco Antonio Ricciardi e il direttore Paolo Cassola. «I progetti che abbiamo presentato – fanno sapere - per l'annualità 2021 mirano ad avviare e potenziare le azioni di conservazione e sviluppo sostenibile, anche socio-economico, del territorio. La proposta progettuale dell'Ente Parco è relativa ad interventi di difesa dall'erosione costiera e di razionalizzazione della fruizione del sistema dunale del Circeo (1.132.640 euro); interventi di efficienza energetica del patrimonio immobiliare pubblico nella disponibilità dell'Ente Parco nonché degli enti locali rientranti nel territorio del parco e realizzazione di impianti di Una veduta dall'alto del Parco Si potrà pensare ad un tavolo green per valutare le possibilità offerte dal recovery fund piccola dimensione per la produzione di energia da fonti rinnovabili (452.536 euro); interventi per la realizzazione di servizi e infrastrutture di mobilità sostenibile (1.157.670 euro) e interventi di gestione forestale sostenibile (757.154 euro)». Tra le priorità in termini di investimenti c'è quindi la duna per cui sarà ripensato il sistema di fruizione. «Sarebbe interessante provare anche ad immaginare - conclude Paolo Cassola - su scala territoriale del Parco, un tavolo di programmazione e progettazione sulle opportunità che saranno offerte con i fondi del Recovery Fund di cui una grande percentuale sarà finalizzata ad interventi e infrastrutture sostenibili. Lotta alla crisi climatica, economia circolare, innovazione industriale, mobilità ad emissioni zero, agroecologia, turismo sostenibile, lotta all'i llegalità ambientale, sviluppo della banda ultra-larga, finanza etica, potrebbero diventare temi veri su cui confrontarci e provare a fare squadra tra pubblico e privato».


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Fonte: Latinaoggi.eu

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