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Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna

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Planetario del parco: galassie, ammassi, superammassi

Conferenza pubblica a cura di Emiliano Ricci, fisico e giornalista scientifico

(Pratovecchio, 01 Lug 13) Di galassie, ammassi e superammassi di si parlerà venerdì 5 luglio a partire dalle ore 21,15 al Planetario del Parco Nazionale Foreste Casentinesi, in località Stia.

A trattare il complesso argomento sarà il Dott. Emiliano Ricci, fisico, giornalista e divulgatore scientifico, con all'attivo diverse pubblicazioni sia di fisica che di astronomia.

Socio fondatore e attuale presidente della Società Astronomica Fiorentina (SAF), associazione culturale dedita alla diffusione e alla divulgazione dell'astronomia, è stato primo responsabile del Coordinamento delle Associazioni Astrofile della Toscana (CAAT) e membro del Consiglio Direttivo dell'Unione Astrofili Italiani (UAI). È inoltre membro della Società Astronomica Italiana (SAIt).

In qualità di astrofilo di lunga data, presenterà, nella seconda parte della serata, il proprio libro I viaggi dell'Orsa Maggiore, un diario di viaggio, di vita e di cielo che coniuga le avventure della scoperta scientifica con le gioie dell'incontro con altri luoghi e con altre persone. Esperienze appassionanti si incontrano in pagine dove episodi e aneddoti anche divertenti fanno da sfondo alla scienza del cielo, raccontata in maniera semplice e avvincente.

Tema della serata le stelle. Queste infatti sono organizzate in galassie, che a loro volta formano ammassi e superammassi, separati da vuoti.  Prima del 1989 si pensava comunemente che i superammassi fossero le più grandi strutture esistenti nell'Universo, e che fossero distribuiti più o meno uniformemente in tutte le direzioni. Nel 1989, tuttavia, Margaret Geller e John Huchra scoprirono la "Grande Muraglia", un muro di galassie lungo più di 500 milioni di anni luce e largo 200 milioni, ma spesso solo 15 milioni di anni luce. L'esistenza di questa struttura era rimasta inosservata così a lungo perché richiedeva di localizzare migliaia di galassie in tre dimensioni, cosa possibile solo combinando le coordinate celesti di ogni galassia con l'informazione sulla distanza derivata dallo spostamento verso il rosso (red-shift).

Studi più recenti evidenziano come l'Universo appaia come una collezione di giganteschi vuoti separati da muri e filamenti di galassie, con i superammassi quali nodi occasionali più densi.

Anche più vicino alla nostra Via Lattea sono state fatte scoperte recenti: al centro del Superammasso Locale si trova un'anomalia gravitazionale, il Grande Attrattore, scoperta nel 1986.

Le galassie mostrano uno spostamento verso il rosso in accordo con la legge di Hubble, ma mostrano anche una variazione regolare che è sufficiente a rilevare l'esistenza di una concentrazione di massa equivalente a decine di migliaia di galassie. Tale concentrazione, detta il Grande Attrattore, si trova ad una distanza compresa tra 150 e 250 milioni di anni luce (250 milioni è la stima più recente), in direzione delle costellazioni dell'Hydra e del Centauro. Nelle sue vicinanze si trovano molte galassie grandi e vecchie, molte delle quali sono in collisione con le loro vicine, e stanno emanando grandi quantità di onde radio.

Durante la serata è previsto un intervento del giornalista in ricordo della professoressa Margherita Hack che ha conosciuto personalmente e più volte intervistato.

Planetario del parco: galassie, ammassi, superammassi
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