Convegno "La Biodiversità e' bellezza e vitalità della natura...
gli ogm e i pesticidi la opprimono...impediamolo!"
(Assergi, 18 Nov 13) Grandi esperti s'incontrano il 23 novembre ad Arquata del Tronto (AP) per dire NO agli OGM.
Il convegno è patrocinato dal Comune di Arquata del Tronto, dalla Provincia di Ascoli Piceno, dal Parco Nazionale Gran Sasso e Laga e Parco Nazionale Monti Sibillini ed organizzato dal Cea Centro dei Due Parchi, dalla coop. Forestalp in collaborazione con l'Associazione NOGM. La manifestazione sarà l'occasione per condividere competenze, sensibilità, conoscenze e capacità necessarie per salvaguardare il nostro ricco patrimonio culturale e naturale, nonché la nostra salute e le risorse vitali per l'umanità.
Il programma inizia alle 10.00 con i saluti degli Enti patrocinanti e sarà guidato dal Presidente dell'Associazione NOGM Franco Trinca (Biologo e Nutrizionista), accoglierà gli interventi di Marcello Buiatti, (Genetista molecolare Università di Firenze), Fabio Taffetani (Botanico Politecnico delle Marche), Stefano Tavoletti (Agronomo genetista Politecnico delle Marche), Gianluca Baiocchi (Ispettore della Guardia Forestale), Vincenzo Rotondo (Bio Agronomo), Pietro Perrino, (Fondatore ed ex direttore della Banca del Germoplasma di Bari), Giovanni Figliuolo (Agronomogenetista dell'Università di Potenza), Loris Asoli (Coop La Terra e Cielo, Carta d'Arcevia).
Alle 13.30 ci si fermerà per una pausa pranzo a buffet per riprendere i lavori alle 15.00. Alle ore 18.00 considerazioni e chiusura convegno. Il dibattito legato all'introduzione di Organismi Geneticamente Modificati in agricoltura e nell'alimentazione è tornato di grandissima attualità. Potenti lobby legate alle multinazionali degli OGM hanno operato per decenni a influenzare la legislazione Europea, che con vari accorgimenti legali è diventata pressoché del tutto favorevole agli OGM. L'EFSA, l'autorità europea per la sicurezza alimentare, deputata a dare pareri sugli OGM è stata in gran parte occupata da uomini delle multinazionali con il sistema della porta aperta. In Italia i vari governi hanno pasticciato nel tentativo di bloccare la coltivazione degli OGM, ma ora, nonostante il divieto dell'ultimo decreto interministeriale, si stanno tranquillamente coltivando, raccogliendo e commercializzando campi di mais OGM, senza che le autorità intervengano minimamente. Siamo in una situazione di stallo per l'opposizione agli OGM, nonostante la popolazione sia massicciamente contro la coltivazione e il consumo degli OGM. E non è ancora nella coscienza delle persone che già stiamo mangiando prodotti animali (carne, latticini, uova) provenienti da animali nutriti con mais e soia OGM, perché è stato permesso l'accesso in importazione a questi prodotti. Per la prossima primavera si preparano massicce semine di mais OGM. Intanto tutte le ricerche indipendenti hanno dimostrato la grande pericolosità degli OGM per la salute animale, umana e dell'ambiente. Di fronte alla catastrofe imminente le organizzazioni più consapevoli di questi pericoli si stanno organizzando per dare piena evidenza scientifica di essi e per controbattere le strategie legali, culturali e lobbistiche, di penetrazione delle multinazionali degli OGM.
Con questo convegno, al quale parteciperanno esperti che operano in vari settori della cultura, della ricerca, dell'informazione, dell'economia, si vuole fare il punto sulla situazione OGM e parlare di una scelta che oltre ad essere economica vede nell'etica e nell'ecologia le ragioni per dire un fermo e deciso No agli OGM. Si parte dalla consapevolezza che le eccellenze agro-alimentari del nostro territorio nazionale hanno valore nella tipicità, nell'unicità, nello stretto legame con il territorio, con la sua cultura, tradizioni e storia, per dire NO ad un modello produttivo che porta all'omologazione del prodotto e che cancella la tipicità e la biodiversità. Con questo convegno si vuole pertanto fare il punto della situazione e trovare strategie per non consegnare l'agro-alimentare italiano nelle mani di poche multinazionali estere, sarebbe pura follia, sia economica che sociale.
