Acquasanta Terme. L'Ecomuseo della Via Salutaria realizza la Mappa di Comunità
(Assergi, 06 Mag 14) Domenica 27 aprile l'Ecomuseo della Via Salutaria ha consegnato alla cittadinanza di Acquasanta Terme (AP) la Mappa di Comunità di Montacuto, Paggese e borghi limitrofi. E' la prima Mappa di Comunità realizzata nel Piceno dall'Ecomuseo, il primo nelle Marche, nell'ambito del progetto transnazionale, condotto in partenariato con la Finlandia, "Ecomuseo dalle Memorie al Futuro", cofinanziato da Gal Piceno e dalla Regione Marche.
La Via Salutaria, da cui ha preso il nome l'Ecomuseo che ha posto la sua sede presso la Casa del Parco di Paggese, concessa dall'Ente in comodato d'uso gratuito, è quella porzione di territorio situata a sud del fiume Tronto e della Via Salaria, qui detta Salutaria per le numerose sorgenti di acque sulfuree che insistono sul suo tracciato. L'area, che coincide con gli antichi Comuni (Sindicati) di Montacuto e Paggese, ricade per circa due terzi nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga ed è ricchissima di beni materiali ed immateriali, oltre che di valori naturalistici: boschi, valli, torrenti, cascate, grotte e forre. Sicuramente, di tutto il territorio di Acquasanta Terme, è anche quella più ricca di storia: vi sono ubicate, infatti, le frazioni e i piccoli antichi centri di Umito, Pozza, Pito, Vallecchia M.C., Matera, Pomaro, Cagnano, Paggese, Luco, Valledacqua, Perlicocco, Torre di Sopra, Torre Santa Lucia, Piedicava, Arola.
L'ecomuseo della Via Salutaria – come si legge nella nota di presentazione del coordinatore dell'Ecomuseo Carlo Cruciani - è soprattutto un progetto sociale, un'azione portata avanti da una comunità per il suo sviluppo. Grazie ad esso l'intero patrimonio culturale, sia materiale che immateriale, ovvero il bagaglio di memoria, saperi e manualità tramandate, diventa risorsa per il territorio, all'interno di un progetto collettivo condiviso dalla popolazione e fissato appunto nella Mappa di Comunità. L'obiettivo è un rilancio di questi territori, per porre un freno all'abbandono ed offrire nuove opportunità di crescita alle comunità residenti e soprattutto ai giovani.
La Via Salutaria, da cui ha preso il nome l'Ecomuseo che ha posto la sua sede presso la Casa del Parco di Paggese, concessa dall'Ente in comodato d'uso gratuito, è quella porzione di territorio situata a sud del fiume Tronto e della Via Salaria, qui detta Salutaria per le numerose sorgenti di acque sulfuree che insistono sul suo tracciato. L'area, che coincide con gli antichi Comuni (Sindicati) di Montacuto e Paggese, ricade per circa due terzi nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga ed è ricchissima di beni materiali ed immateriali, oltre che di valori naturalistici: boschi, valli, torrenti, cascate, grotte e forre. Sicuramente, di tutto il territorio di Acquasanta Terme, è anche quella più ricca di storia: vi sono ubicate, infatti, le frazioni e i piccoli antichi centri di Umito, Pozza, Pito, Vallecchia M.C., Matera, Pomaro, Cagnano, Paggese, Luco, Valledacqua, Perlicocco, Torre di Sopra, Torre Santa Lucia, Piedicava, Arola.
L'ecomuseo della Via Salutaria – come si legge nella nota di presentazione del coordinatore dell'Ecomuseo Carlo Cruciani - è soprattutto un progetto sociale, un'azione portata avanti da una comunità per il suo sviluppo. Grazie ad esso l'intero patrimonio culturale, sia materiale che immateriale, ovvero il bagaglio di memoria, saperi e manualità tramandate, diventa risorsa per il territorio, all'interno di un progetto collettivo condiviso dalla popolazione e fissato appunto nella Mappa di Comunità. L'obiettivo è un rilancio di questi territori, per porre un freno all'abbandono ed offrire nuove opportunità di crescita alle comunità residenti e soprattutto ai giovani.
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