Vai alla home di Parks.it

Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga

www.gransassolagapark.it
 

Le Unità Cinofile Antiveleno: un successo dei parchi d'Abruzzo

Nuovo automezzo in dotazione, al Pnalm arriva "Noche"

(Assergi, 01 Giu 16) Una nuova unità cinofila antiveleno e un nuovo automezzo attrezzato per rafforzare un sistema di prevenzione e repressione di provata efficacia. Intorno a queste due novità è stata presentata, presso il Comando regionale del CFS dell'Aquila,  grazie al protocollo d'intesa sottoscritto nel 2014 tra Corpo forestale dello Stato e i  Parchi nazionali del Gran Sasso e Monti della Laga, d'Abruzzo Lazio e Molise e della Majella, una sintesi dell'impegno e dei risultati ottenuti grazie all'impiego delle unità cinofile.

ll nuovo NCA, uno dei sei istituiti grazie al progetto Life Pluto, guidato ancora una volta dal Parco Gran Sasso - Laga,  ha avuto in dotazione il pastore belga malinois  "Noche" ed opererà presso il Parco nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise. Il Presidente di questo,  Antonio Carrara, ha espresso grande soddisfazione e parole di elogio nei confronti del progetto e dei partner che lo hanno portato avanti, avendo l'area protetta "beneficiato dell'efficace opera delle unità cinofile, in special modo quando, nel 2015, queste individuarono un numero impressionante di esche avvelenate, oltre a numerose carcasse in un'area particolarmente sensibile alla presenza dell'Orso".

L'uso illegale del veleno è oggetto di attento monitoraggio da parte del Corpo Forestale dello Stato, che gestisce le unità cinofile in stretta sinergia con il Parco del Gran Sasso, dove, grazie al progetto Life "Antidoto", esse sono arrivate per la prima volta in Italia, sia in chiave di prevenzione che repressiva. Come ha sintetizzato in conferenza stampa il responsabile del CTA CFS per il Parco, Carlo Console, dal 2011 ad oggi i Nuclei Cinofili Antiveleno hanno effettuato 168 ispezioni urgenti, rinvenendo 132 esche e 36 carcasse avvelenate, a fronte dell'impiego di circa 1.800 ore di lavoro sul campo e percorrendo più di 25.200 Km. 150 sono state le ispezioni preventive con 950 ore di lavoro effettuate e 16.500 Km percorsi.

"Grazie allo sviluppo dell'analisi criminale del fenomeno - ha annunciato il Comandante regionale CFS Ciro Lungo - in funzione dei principi attivi rilevati in carcasse ed esche da parte dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Teramo, e della localizzazione di queste, sono stati individuati nel 2015, per la prima volta in Abruzzo,  due avvelenatori, uno in Provincia di Teramo ed uno nel territorio del Parco nazionale della Majella. Fondamentale - ha proseguito - resta la tempestiva segnalazione: qualora si abbia notizia di un animale avvelenato è necessario contattare il numero di emergenza ambientale: 1515".

Dal direttore dell'Ente Parco, Domenico Nicoletti, che ha ricordato la contemporanea premiazione a Bruxelles del Life "Coornata" tra i "Best Life" dell'anno, oltre alla soddisfazione per il primato che indiscutibilmente lega l'operato degli NCA al Parco Gran Sasso - Laga,  attualmente beneficiario capofila del progetto Life "Pluto" che, con il Corpo Forestale dello Stato sta trasferendo la buona pratica delle Unità Cinofile in tutta Italia, è giunto l'auspicio che i parchi - e in particolare quelli abruzzesi - "apprendano a gestire i propri successi e le proprie eccellenze in campo scientifico e conservazionistico e a rilanciarle a tutto vantaggio dei territori".

Il Direttore Nicoletti con il Comandante Lungo
Il Direttore Nicoletti con il Comandante Lungo
share-stampashare-mailQR Codeshare-facebookshare-twitter
© 2024 - Ente Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga