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Gli eventi accessibili, verso l'impatto zero

Intervista a Michelangelo, presidente dell’Associazione Oltrelimite a Marsicovetere, per raccontare l'Obiettivo 11 dell'Agenda 2030 ONU "Città e comunità sostenibili""

(Marsicovetere, 22 Mag 24)

Il capitale sociale è tra i patrimoni più preziosi che le comunità possono impegnarsi a supportare. Lo è ancora di più quando le missioni di aggregazione, inclusione si alleano con la valorizzazione del patrimonio naturale. In occasione della Giornata Internazionale della Biodiversità, abbiamo chiesto al presidente dell'associazione Oltrelimite di Marsicovetere di raccontarci l'esperienza di questo gruppo di amici che parte dalla consapevolezza dello straordinario valore ambientale del loro territorio, dandoci appuntamento a fine Luglio per la seconda edizione della VOLTURINO EXPERIENCE. Il secondo racconto della rubrica "AMBASCIATORI 2030" ci ispira CITTA' E COMUNITA' SOSTENIBILI.

Perchè un gruppo di amici che per lavoro fa altro nella vita decide a un certo punto di mettersi insieme e di impegnarsi in un'associazione di promozione sociale che guida all'esplorazione dei sentieri naturalistici della val d'agri?

Nel nostro caso prima di un "perché" c'è un "come", ovvero come ciascuno di noi intende e interpreta l'esistenza. Il bisogno di avere un contatto costante con la natura e la sua armonia. È questo che ci ha fatto ritrovare lungo il sentiero della vita e l'associazione è stata una conseguenza per condividere il più possibile e con più persone possibili questo modo di vedere e vivere la natura. La cosa curiosa è che tutti noi ci siamo ritrovati allo stesso punto pur partendo da esperienze di vita e professionali diverse. Imprenditori, artigiani, liberi professionisti, manager. La platea dei soci fondatori è abbastanza variegata. Tra l'altro, alcuni di noi non vivono in pianta stabile sul territorio, ma ad esempio a Roma o a Napoli, e nonostante questo riescono a trovare il tempo e il modo di essere presenti e vivere questo territorio e valorizzarlo. È proprio questo un altro punto che ci ha uniti: l'idea di valorizzare un territorio che noi reputiamo meraviglioso e l'aver vissuto fuori, viaggiato e visto altri posti ben più rinomanti, ci ha fatto capire ancora di più che questa nostra terra non ha nulla da invidiare a nessun altro posto.

Quali sono le azioni realizzate in questo biennio che raccontano meglio i valori legati alla sostenibilità ambientale?

L'impatto zero non esiste, il solo fatto di essere su questo pianeta in un modo o nell'altro impatta sul suo ecosistema. Partendo da questo presupposto è possibile però avere un atteggiamento più consapevole, che ci permette di alterare il meno possibile l'equilibro dell'ambiente. La sostenibilità non deve quindi essere un evento bensì un'abitudine costante che si replica quotidianamente nei nostri gesti. In tutte le escursioni che facciamo cerchiamo di ridurre al minimo l'impatto, ad esempio cercando di ottimizzare gli inevitabili spostamenti su strada utilizzando il minor numero di auto possibile. Nelle escursioni abbiamo completamente azzerato l'uso di plastiche monouso. Questa politica l'abbiamo adottata anche nell'evento Volturino Experience del 2023 e cercheremo di migliorare ancora quest'anno. Per sensibilizzare all'aspetto ambientale ogni anno organizziamo una giornata ecologica nella quale tentiamo di ripulire la montagna, per quanto possibile, ma più di tutto cerchiamo di far comprendere quanto il comportamento di ciascuno di noi sia importante per l'ambiente.

Che spazio riservate ai temi dell'accessibilità e dell'inclusione sociale nella proposta dei vostri itinerari?

Sul tema dell'accessibilità e dell'inclusione noi tutti, ma in particolare alcuni di noi, abbiamo una sensibilità particolare. Nel 2022, in collaborazione con il Comune, abbiamo partecipato (all'epoca ufficialmente l'associazione non era stata costituita) all'iniziativa "Natura senza barriere". Cercammo di rendere accessibile un sentiero nei pressi di Marsicovetere. Ad oggi la manutenzione di quel sentiero è stata un po' messa da parte, soprattutto per manca di fondi, però contiamo di poter trovare il modo di ripristinarlo e ampliarlo, ed individuare altri sentieri che permettano anche a chi potrebbe avere delle difficolta nei sentieri tradizionali di approcciarsi ai percorsi naturalistici.


Oltre a Marsicovetere, quali itinerari proponete, con quali feedback dei partecipanti e che cosa vorreste che diventasse l'associazione nei prossimi anni?

Il nostro raggio di azione e di esplorazione non si pone limiti. Tutti i sentieri che percorriamo per curiosità e desiderio personale poi vengono proposti come escursioni aperte e di gruppo. Ad esempio uno dei posti in cui siamo stati e spesso torniamo è il Monte Raparo, o anche il Monte Cervati in provincia di Salerno. Da qualche mese abbiamo introdotto anche dei percorsi in bici e contiamo di ampliare anche questa offerta. In tutte le iniziative proposte la cosa più bella è vedere le persone serene e soddisfatte di aver condiviso l'esperienza. La conferma di questo è data dal fatto che ritornano spesso e questo a noi fa molto piacere, perché l'obiettivo non è quello di avere una platea indistinta di

persone che non sapendo cosa fare vengono con noi, ma quello di creare un gruppo consapevole che fa del contatto con la natura un proprio modo di vivere. La soddisfazione più grande, in questo senso, forse l'abbiamo raggiunta con l'evento VOLTURINO EXPERIENCE, un evento di tre giorni organizzato sul Monte Volturino (nel mese di luglio) per chi ama la montagna e sa viverla senza alterarla e per chi vuole imparare a viverla rispettandola. All'interno dell'evento è stato possibile svolgere tutte quelle attività che sono in armonia con la natura: escursioni, equitazione, arrampicate, pratiche yoga, meditazione, letture o anche semplicemente, per i più riflessivi, la contemplazione.

Con quali parole, immagini, profumi racconteresti il valore del Monte Volturino a chi non c'è mai stato?

Descrivere la natura vuol dire limitare la sua portata alla convenzione del linguaggio. Quando si è nella natura invece accade l'esatto opposto, ovvero tutto quello che è limite e confine viene abbattuto. E quando ci si trova sul Monte Volturino accade proprio questo: i limiti dello spazio e del tempo vengono abbattuti e si ha la sensazione di far parte di qualcosa di molto più grande, che non si può spiegare o ridurre alla descrizione di una sensazione. Non credo di esagerare nel dire che è un posto quasi mistico, tant'è che alcuni sostengono che in epoca preistorica si professasse il culto della Dea Madre. Quindi a chi non c'è mai stato direi di provare per credere e magari la VOLTURINO EXPERIENCE 2024, che si terrà il 26/27/28 luglio 2024 potrebbe essere una buona occasione.


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