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Area Marina Protetta del Plemmirio

 

Operazione della Guardia di Finanza in zona "A"

(Siracusa, 31 Mar 14) Un "parangale", micidiale attrezzo da pesca, era stato calato nella zona a riserva integrale dell'Area Marina Protetta del Plemmirio, ma è stato rinvenuto dalla Guardia di Finanza nella scorsa nottata, poco prima che potesse entrare in azione e provocare un danno ingente alla fauna ittica strettamente tutelata dell'oasi marina. La sezione operativa navale della Gdf, guidata dal luogotenente Francesco Vittorio, nel corso di una routinaria quanto capillare perlustrazione dei luoghi sottoposti a tutela per volere del Ministero dell'Ambiente, ha rilevato un segnale da pesca galleggiante, senza alcun segno identificativo, nella zona di Capo Murro di Porco, il "cuore" dell'Amp siracusana. Issatolo prontamente a bordo, le forze dell'ordine hanno appurato che era il "pedagno", una sorta di galleggiante che ha il compito di ancorare il "parangale", e anche che nei paraggi non era presente alcun natante. L'attrezzo da pesca , lungo ben 400 metri e provvisto di circa 200 ami,  era steso per intero all'interno delle acque della riserva integrale. L'attrezzo è risultato essere provvisto di tutto il necessario, tutti gli ami erano dotati di esca, per effettuare la pesca laddove tale attività è totalmente proibita.  I militari hanno scongiurato una azione illecita che, se non scoperta in tempo,  in una sola nottata avrebbe provocato un prelievo potenzialmente molto ingente di pesce, fino a cento chili di risorse ittiche. L'attrezzo da pesca è stato sequestrato dalla Gdf ed è ora a disposizione dell'autorità giudiziaria competente a cui tocca svolgere le indagini di rito. _Rivolgiamo il nostro plauso alla sezione navale della Finanza e a tutte le forze dell'ordine a cui compete la sorveglianza dell'area marina - affermano il presidente e il direttore dell'Amp del Plemmirio, rispettivamente Sebastiano Romano e  Rosalba Rizza - è attraverso il loro operato che lottiamo contro il depauperamento delle nostre risorse ittiche minacciate quotidianamente dai bracconieri del mare, l'area marina è stata istituita in una zona ritenuta di grande pregio naturalistico ma anche strategicamente importante per la protezione delle specie ittiche e per favorire il loro incremento. Purtroppo, non è mai possibile abbassare la guardia e siamo sempre in campo per supportare come possiamo le autorità competenti in questa  attività fondamentale _. Nella sede, sita in Ortigia, nel comprensorio del Maniace, dell'Area Marina Protetta del Plemmirio, è attiva una postazione di videosorveglianza all'avanguardia, collegata alla locale Capitaneria di Porto, per il continuo controllo delle acque sottoposte a tutela. E la zona "A" di Capo Murro di Porco,  dove è avvenuto il ritrovamento del "Parangale" è un'area soggetta a protezione integrale dove non è consentita alcuna attività di pesca.
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