La Grotta di Pugnetto è uno straordinario esempio di ambiente sotterraneo presente nel territorio del Comune di Mezzenile.
Le Valli di Lanzo, sono caratterizzate da rocce cristalline e pertanto i fenomeni carsici sono rarissimi. La grotta, che si sviluppa per oltre 700 metri, presenta diffuse cristallizzazioni di calcite e di silice idrata note come "Lacrime di Santa Maria". Si tratta di concrezioni stalattitiformi che purtroppo sono state in gran parte scalpellate e vandalizzate nei decenni passati. La Borna (nome locale della grotta) ospita interessanti entità biospeleologiche. Fra gli invertebrati spiccano l'insetto coleottero Dellabeffa roccai e l'isopode Alpioniscus feneriensis caprai. E' presente una peculiare "cavalletta ipogea" l'ortottero Dolichopoda ligustica ssp. septemtrionalis e almeno 9 specie di Aracnidi (Ragni) di cui una nuova specie per la scienza Troglohyphantes bornensis, scoperta proprio a Pugnetto. Nelle acque del rio sotterraneo sono presenti piccoli crostacei del genere Niphargus. Fra i vertebrati almeno otto specie di chirotteri (pipistrelli) utilizzano la grotta: Rhinolophus ferrumequinum, Myotis emarginatus, Myotis blythii, Myotis myotis, Myotis bechsteinii, Myotis daubentonii, Myotis nattereri, e Plecotus auritus. Si tratta di specie con popolazioni minacciate a livello nazionale e regionale.
Per queste ragioni la Grotta di Pugnetto, patrimonio ambientale e storico delle Valli di Lanzo, è diventata anche un Sito d'Importanza Comunitaria ai sensi della Direttiva dell'UE che protegge le specie e gli ambienti naturali europei (Dir. 92/43 CEE).