La riserva naturale Fontana del Guercio (Sito IT2020008), istituita nel 1986, è un sito di interesse comunitario che occupa una superficie di circa 35 ettari sul territorio di Carugo (CO).
È in gran parte ricoperta da boschi, anche se le peculiarità naturalistiche di quest'area sono soprattutto di carattere idrogeologico, grazie alla "Formazione del Ceppo". Da un punto di vista mineralogico, il ceppo è un conglomerato, cioè di una roccia composta da un insieme di ciottoli di dimensioni diverse, saldati tra loro da una sorta di cemento naturale, il quale lascia però numerosi spazi tra un ciottolo e l'altro. Questi spazi gli consentono di funzionare come una spugna e d'impregnarsi d'acqua, quella stessa acqua che va a costituire la cosiddetta "falda acquifera", responsabile della presenza in Riserva di ben 14 sorgenti, i fontanili. I fontanili sono strutture, in parte artificiali, quasi uniche nel loro genere soprattutto nel nord Italia utilizzate dall'uomo sin da tempi antichi. Da un punto di vista naturalistico, la zona più interessante del fontanile è la testa, in ragione della sua temperatura costante (12 gradi circa), dove quindi vivono organismi animali e vegetali peculiari. Nella testa del fontanile sono visibili i punti nei quali l'acqua viene alla luce, detti "scaturigini" o "polle", identificabili grazie alla sabbia che viene smossa dall'acqua in uscita dal fondo.
All'interno della riserva i fontanili più importanti sono la Testa del Nan da cui nasce la Roggia Borromeo e, appunto, la Fontana del Guercio che dà il nome al tutto il sito.
Il fontanile Testa del Nan è uno dei più grossi fontanili lombardi, collocato molto più a nord di quella che viene definita la "linea dei fontanili", limite ideale che attraversa il nord Italia dal Piemonte al Friuli (infatti, lungo questa direttrice è disposta, per ragioni legate alla storia geologica della Pianura padana, la maggior parte dei fontanili lombardi). I fontanili sono delimitati da muretti a secco, quindi realizzati senza utilizzo di alcun legante (malta o cemento) che hanno un grande valore naturalistico: in zone esposte al sole, gli spazi tra una pietra e l'altra, tipici di questi manufatti, ospitano rettili ed micro mammiferi, mentre in luoghi umidi e ombreggiati le pietre vengono colonizzate da felci e vegetazione igrofila.
La fauna della riserva risulta essere sorprendentemente ricca di biodiversità, difatti grazie alle zone alberate e alle campagne vicine, si possono trovare un gran numero di specie di uccelli.