I Boschi delle Groane (Sito IT2050002), con un'areale di 727,30 ettari, si sviluppano tra Solaro, Limbiate, Seveso (Altopiano), Cesano Maderno, Ceriano Laghetto, Cogliate, Misinto, Lazzate e Lentate sul Seveso.
Il SIC al suo interno custodisce diversi biotopi più piccoli sottoposti ad un maggior grado di tutela e a progetti di intervento speciali in relazione al loro valore naturalistico. Essi sono le Riserve Naturali dei Boschi di Sant'Andrea di Lazzate e di Ceriano Laghetto oppure il Bosco del Curato, situato in prossimità del Comune di Cogliate, la Ca' del Re nel Comune di Solaro e la Riserva Naturale Orientata dello Stagno di Lentate.
Il sito è caratterizzato da una notevole varietà di unità ecosistemiche. Si tratta soprattutto di cenosi boschive, aree a brughiera e prati meso-igrofili, ma sono state riscontrate anche aree arbustate, prati falciati, vegetazioni idrofitiche delle zone umide, canneti e tifeti lungo le sponde delle suddette aree umide.
La maggior parte delle cenosi boschive appare piuttosto degradata in seguito all'inevitabile propagazione della robinia (Robinia pseudacacia) e della quercia rossa americana (Quercus rubra) e altre specie aliene, che ha in parte modificato la struttura e la biodiversità dei boschi.
Permangono tuttavia alcune peculiarità proprie del tipo di suolo su cui sono impostate le cenosi. Ne sono un esempio le vegetazioni a pino silvestre (Pinus Sylvestris), farnia (Quercus robur) e betulla (Betula pendula), estremamente rarefatte nelle aree in cui potenzialmente potrebbero stabilirsi, le brughiere, ecologicamente molto delicate e perciò difficili da mantenere e le piccole zone umide disseminate all'interno del sito.
Come si evince anche dai numerosi Comuni che la circondano, l'area è inserita in un contesto urbanizzato: i Comuni tuttavia confinano con terreni agricoli che consentono al sito in questione di avere collegamenti ecologici con altre aree verdi. Nell'area sono presenti ex cave di argilla, ora colonizzate da vegetazione di brughiera o da prati meso-igrofili (molinieti), un frutteto privato nella parte centrale del sito. Sempre all'interno del sito, in prossimità della sede del Parco, si trova una ex polveriera ora in disuso in cui sono ancora ben visibili sia la recinzione che alcune vecchie costruzioni.
