Il SIC è posto all'estremo lembo orientale delle Alpi Orobiche e comprende il bacino dei torrenti Val Brandet e Valle di Campovecchio e l'omonima Riserva Naturale Regionale.
Dal punto di vista geomorfologico, sono ben visibili i segni dell'attività esercitata dai ghiacciai, che hanno determinato il tipico profilo a "U" delle valli glaciali e modellato le rocce.
Il SIC annovera la presenza di ben 12 habitat di interesse comunitario. Tra i più significativi vanno menzionati: le torbiere (7140), caratterizzate dalla presenza di numerose Briofite, Ciperacee e Giuncacee, i prati da fieno (6520) in prossimità delle baite e dei casolari, e le formazioni erbose a Nardus (6230*), ricche in specie, dove le praterie sono state pascolate assiduamente nel corso del tempo e non sfalciate.
L'elevata diversità ambientale e l'ottimo stato di conservazione degli habitat naturali favoriscono la presenza di quasi tutti gli uccelli ed i mammiferi più rappresentativi delle Alpi italiane.
Dal punto di vista entomologico, tra le farfalle sono degne di nota 3 specie: il magnifico Apollo (Parnassius apollo), grande e robusta farfalla di montagna di colore bianco, la delicata Mnemosine (Parnassius mnemosyne), legata ai prati umidi e ai pascoli montani, e la più rara Maculinea arion. Un altro Lepidottero di notevole interesse, rinvenuto nel SIC, è il Grande Silvano (Limenitis populi), una delle più grandi farfalle diurne della fauna italiana.
Per quanto concerne la flora, in Val Brandet sono presenti specie rarissime, quali le orchidee Listera cordata e Corallorhiza trifida, e l'Aquilegia alpina dalla corolla azzurro intenso. In Val Campovecchio si segnala un'importante stazione di Montia fontana.