Il sito occupa più di 8.500 ettari e comprende sia la depressione valliva del fiume Ticino, sia parte della pianura in cui è inciso il solco fluviale, la cosiddetta bassa pianura, dove il Ticino presenta un andamento per lo più meandriforme, particolarmente ricco di isole, molte delle quali temporanee e non consolidate. L’elemento vegetazionale più importante è rappresentato dai boschi ripari, accompagnato da vegetazione di greto, praterie secche e numerose zone umide. Vi sono anche estese zone coltivate, soprattutto a prato e in quest’area si trovano estese superfici a marcita.
Gli habitat di greto del fiume sono la “casa” di specie altrove in declino come l’occhione e la sterna comune, che frequentano soprattutto le isole di ghiaia, mentre gli ambienti agricoli o le grandi radure presenti nelle foreste perifluviali sono frequentati dall’averla piccola e dal succiacapre. Il fiume e le sue lanche offrono ospitalità a specie come il martin pescatore, che vi nidifica, e ad altre che vi svolgono attività di alimentazione: piro piro piccoli, piro piro boscherecci e pantane. Sono presenti anche diverse garzaie che ospitano gli ardeidi coloniali. Per quanto riguarda la fauna ittica vale la pena citare il luccio, il cavedano, l’alborella ed il vairone. Fra gli anfibi si segnalano diverse specie di rane, il rospo comune e la raganella e fra i rettili il biacco, la natrice dal collare, il saettone comune, il ramarro occidentale, il tritone punteggiato e la rarissima testuggine palustre.