La ZPS “Boschi del Ticino” ha un'estensione di 20.553 ettari e si sviluppa lungo l'intero tratto sub-lacuale del fiume Ticino e coincide, come superficie, con il Parco naturale della Valle del Ticino. Al suo interno sono inclusi altri Siti Natura 2000: Boschi di Vaccarizza, Boschi Siro Negri e Moriano, Garzaia della Cascina Portalupa, San Massimo, Basso corso e sponde del Ticino, Boschi della Fagiana, Turbigaccio-Boschi di Castelletto e Lanca di Bernate, Ansa di Castelnovate, Brughiera del Dosso, Brughiera del Vigano.
La diversità di habitat è molto elevata e comprende il corso principale del fiume, la vegetazione pioniera dei greti, formazioni boschive a latifoglie, miste e di conifere (Pino silvestre) anche di grande estensione, lanche e zone umide, le più vaste brughiere planiziali di Lombardia, marcite, prati stabili, seminativi, siepi, incolti, risaie e un significativo reticolo idrografico secondario. Tale diversità è imputabile in buona parte alla persistenza su notevoli estensioni dei processi geomorfologici della dinamica fluviale, grazie alla struttura in gran parte naturale del fiume. Nel suo complesso, l’intero corso del fiume e la sua valla rappresentano il corridoio ecologico più esteso e meglio conservato della Pianura Padana ed elemento di continuità unico nel suo genere fra le Alpi e gli Appennini.
Dal punto di vista faunistico la ZPS è un sito di eccezionale importanza per l’avifauna: nidificante, svernante e migratoria. Per l’area sono note ben 48 specie di interesse comunitario, un valore che risulta tra i più elevati tra le ZPS lombarde. Anche per questo l’area è stata designata come IBA – Important Bird Area e come Area Prioritaria per la Biodiversità della Lombardia.