E' un piccolo sito della bassa Imolese, con valore di Zona di Protezione Speciale per l'avifauna. L'area si trova nel settore più occidentale della bassa pianura romagnola, in provincia di Ravenna, al confine con la provincia di Bologna, in una zona agricola tra Sillaro e Santerno, storicamente interessata da opere di bonifica e di gestione controllata delle acque.
La Zona di Protezione Speciale istituita presso il Fondo Botte, tra Villa Serraglio e il capoluogo municipale di Massalombarda, è costituita da una zona umida recentemente realizzata come cassa di espansione/laminazione presso l'incrocio dei due scoli Gambellara e Gambellarino, peraltro già individuato dal P.T.C.P. di Ravenna come zona di particolare interesse paesaggistico-ambientale. Si tratta di un piccolo biotopo rappresentativo degli ambienti umidi un tempo presenti nella pianura interna ravennate, in un comprensorio lontano dalle città, ma costellato di insediamenti ed opifici tra immense larghe solcate da fossi e canali, con alcuni maceri e stagni di modeste dimensioni, gli ultimi rimasti dopo oltre un paio di secoli di incessante bonifica. Inserito in zona interfluviale con depositi alluvionali più o meno recenti, il sito è caratterizzato da terreni limosi e argillosi. L'area è interdetta all'attività venatoria poiché la cassa di espansione è inclusa in una Zona di Ripopolamento e Cattura. È d'altronde l'avifauna selvatica, stanziale e di passo, l'elemento di maggior interesse naturalistico.
L'unico habitat d'interesse comunitario inizialmente individuato, uno specchio d'acqua dolce di tipo eutrofico con vegetazione sommersa e anfibia, non è abbastanza differenziato ed affermato come tale, per cui attualmente si considera solo la parziale cinta elofitica perilacustre con valore di habitat d'interesse conservazionistico regionale. Il bacino, circondato da margini erbosi e adiacente a seminativi, potrebbe effettivamente evolvere nel tempo habitat d'interesse comunitario quali 3150, 3280, 6210.
La gestione dell'area sarà orientata al completamento del recupero naturalistico, con particolare attenzione al controllo dei livelli idrici e della presenza di specie animali esotiche in fase di naturalizzazione (Nutria Myocastor coypus, gambero rosso della Louisiana Procambarus clarkii, testuggine palustre americana Trachemys scripta): la nutria e il gambero della Louisiana, in particolare, costituiscono fattori di minaccia rilevante per lo sviluppo delle specie vegetali e animali locali.