Si tratta della porzione ravennate dei calanchi più tipici della formazione delle Argille azzurre plioceniche, lungo la fascia collinare bassa. I calanchi sono caratterizzati da brulle forme erosive estremamente plastiche dopo le piogge e all'opposto irrigidite e riarse nei periodi secchi. Queste problematiche condizioni limitano le forme vegetative a praterie discontinue caratterizzate da specie annuali su forti pendenze e orli (parte alta del calanco) e da specie perenni nella parti basse a minor pendenza. La vegetazione presenta adattamenti di tipo alofitico, presenze endemiche, forte caratterizzazione del paesaggio e lenta evoluzione delle cenosi, mantenute allo stadio pionieristico in situazione di rifugio, con habitat umidi, cappellacci sabbiosi d'origine quaternaria in grado di ospitare isolotti forestali di querceto xerofilo e caratteristici, tenaci arbusteti di ginestra odorosa. La diffusione di sei diversi habitat d'interesse comunitario supera di poco la metà dell'intera superficie del sito. Tra le specie animali si segnalano Circus pygargus, Caprimulgus europaeus, Lullula arborea, Lanius collurio, Triturus carnifex, Euplagia quadripunctaria, Cerambyx cerdo.