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Zona Speciale di Conservazione e Zona di Protezione Speciale Bacino della ex-fornace di Cotignola e Fiume Senio

 

L'Area Protetta

Carta d'identità

  • Codice Rete Natura 2000: IT4070027
  • Superficie a terra: 20.00 ha
  • Regioni: Emilia-Romagna
  • Province: Ravenna
  • Comuni: Cotignola

 

 

Sito di Interesse Comunitario e Zona di Protezione Speciale Bacino della ex-fornace di Cotignola e Fiume Senio

Antico sito rurale di pianura ricco di particolarità idrologiche, è adiacente all'abitato di Cotignola. E' composto da due aree distinte: la prima consiste in un lago di falda originato in seguito ai lavori di scavo per materiali da fornace, circondato a Nord dal Parco urbano "Alessandro Pertini" (che integra un secondo bacino dalle medesime origini), a Sud dal Canale Emiliano-Romagnolo, a Ovest dalla via Ponte Pietra e a est da frutteti; la seconda è data dal tratto del fiume Senio che va dall'imponente chiusa settecentesca "la Chiusaccia" all'intersezione con il Canale Emiliano-Romagnolo. Questo luogo è ricco di storia e tradizioni: gli argini principali sono ampi ed allargati, da qui si diparte, mantenendo la sinistra idrografica del Senio, il Canale dei Molini di Cotignola, oggi abbandonato e qui doveva ergersi il medievale Castellaccio di Cunio. Lo specchio d'acqua della ex-fornace ospita attorno al suo perimetro numerose specie vegetali autoctone igrofile, che hanno potuto crescere indisturbate grazie a un abbandono dell'area da parte dell'uomo durato più di tre decenni. L'acqua, limpida tutto l'anno, proviene dalla falda freatica portata a giorno dagli scavi. Nel lago è interdetto l'accesso, e dunque sono vietate anche l'attività venatoria e di pesca. Dal momento in cui è stata scoperta la falda, l'acqua ha invaso una parte boschiva composta da grandi pioppi neri e salici, che oggi formano un interessante biotopo sommerso, particolarmente adatto per il luccio (Esox cisalpinus), che vi sopravvive. Sulla parte scoperta dei tronchi più grandi ancora eretti nidifica il picchio rosso. La zona della Chiusaccia, mantenuta a prato da sfalcio semipermanente, contiene ulteriori tratti di vegetazione legnosa ripariale. Questo tratto del fiume Senio rappresenta un corridoio ecologico unico per il Comune di Cotignola, in quanto mette in collegamento due parchi regionali di prim'ordine: il Delta del Po e la Vena del Gesso. Si segnala a tal proposito la presenza di due importanti indicatori biologici quali il cobite comune (Cobitis taenia) e il gamberetto di fiume. Il sito nel suo complesso costituisce un'importante stazione per l'avifauna migratoria, trovandosi a metà strada tra le colline e le zone umide costiere, in una zona fortemente antropizzata, ma che reca al tempo stesso l'impronta di antichissime opere di bonifica e colonizzazione agricola tramite centuriazione di bimillenaria impostazione. La gestione dell'area è orientata al recupero naturalistico attraverso periodici controlli e azioni di contenimento della fauna e della flora alloctone, in seguito alle quali sono stati eseguiti interventi di ripopolamento delle locali specie vegetali acquatiche, di rettili, anfibi e pesci.

Stagno dell'ex-fornace di Cotignola
Stagno dell'ex-fornace di Cotignola
Unione (Unio mancus)
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