L'arcipelago Pontino è formato da cinque isole di origine vulcanica divise in due gruppi: Ponza, Palmarola e Zannone a nord-ovest e Ventotene e S. Stefano a sudest.
La sua nascita è datata tra la fine del Terziario e il Quaternario antico (da 3 a 1,3 milioni di anni fa). I due gruppi di isole sono separati da un braccio di mare profondo fino a 600 m e sono molto diversificati dal punto di vista geologico. Tutte le isole presentano un'orografia complessa: le loro coste sono formate da alte falesie, grotte sommerse e ruvide scogliere intervallate da promontori verdeggianti e "lingue" di basalto che scendono in mare. Ponza, la maggiore delle isole, ospita due centri abitati e molte strutture di ricezione turistica. Ventotene, l'altra isola abitata, ha un'estensione più modesta e una ricettività turistica minore. Palmarola, Zannone e S. Stefano sono disabitate. Il sito include i SIC Isole di Palmarola e Zannone e i SIC marini Fondali circostanti l'isola di Palmarola, Fondali circostanti l'isola di Ponza, Fondali circostanti l'isola di Zannone, Fondali circostanti l'isola di Ventotene, Fondali circostanti l'isola di Santo Stefano.
Oltre all'indiscutibile bellezza delle coste di queste isole e alla suggestione che offrono le immersioni nelle acque circostanti, le isole Ponziane si trovano in una posizione geografica tale da risultare un'importante area di sosta e transito per numerose specie di uccelli durante le migrazioni. Le specie ornitiche segnalate sono il falco pellegrino, la berta maggiore e la berta minore che nidificano sulle pareti rocciose delle coste. Altre specie nidificanti sono il succiacapre e il marangone dal ciuffo.
Quest'ultima specie è stata segnalata per la prima volta nel 1985 a Ventotene (in cui era presente una piccola colonia di 3 nidi, non confermata negli anni successivi), poi nel 1993 a Palmarola (una sola coppia). Ad oggi nel Lazio è conosciuta esclusivamente la colonia di Palmarola, con 2-5 coppie nidificanti.