L'oasi naturalistica del lago dell'Angitola è una delle riserve più importanti del Mediterraneo. Il lago fu creato artificialmente nel 1966 sul vecchio alveo del fiume Angitola, che nasce a Capistrano.
Il territorio dell'oasi ricade, nei comuni di Francavilla Angitola, Maierato, Monterosso Calabro, Pizzo Calabro e Polia. Fu vincolato come oasi nel 1975. La gestione dell'oasi è stata affidata per lungo tempo al WWF- Italia ed oggi al Parco delle Serre. Il lago è vincolato a zona di protezione della fauna ed è dichiarato "zona umida di valore internazione" ai sensi della convenzione di RAMSAR (D.M.30/09/1985).
Il lago occupa rispetto alla superficie del Parco il 4,8% (è lungo 3,5 kmq, largo 1,5 Km) con una profondità massima di 29 m. Il lago è circondato da declivi ricoperti da uliveti, da macchia mediterranea ed una fascia di rimboschimento, con predominanza di Pino d'Aleppo, mentre: Pioppi neri, Cannucce Tife, Salice bianco, Ontani Neri, Mazze Sorde crescono sulla riva, dando vita a lembi di bosco idrofilo e piccole paludi. Crescono sulla riva anche Eucalipti e Querce da sughero.
Questa magnifica oasi, per le sue particolari condizioni climatiche e l'abbondanza di cibo, attrae una grande quantità di uccelli di oltre cento specie diverse, tra cui spiccano : il Falco Pescatore, il Falco di Palude, l'Airone bianco maggiore, l'Airone Rosso, l'Airone cenerino, il Cormorano, la Garzetta, il Germano reale, il Gabbiano Corallino, il Mignattaio, la Spatola, lo Svasso Maggiore, che qui trovano il luogo ideale per una sosta e per la riproduzione. Abitano, ancora, quest'oasi: anatre, gallinelle, d'acqua, il Martin pescatore, la testuggine palustre e la nutrice dal collare. In autunno e primavera transitano grandi flussi migratori di uccelli e in inverno si riscontra la maggior concentrazione di uccelli svernanti.