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Area Marina Protetta Capo Gallo - Isola delle Femmine

www.ampcapogallo-isola.it
 

L'Area Protetta

Carta d'identità

 

 

Flora

I fondali antistanti l'area costiera protetta di Capo Gallo e Isola delle Femmine ospitano una grande varietà di forme di vita. Muovendosi sulle rive rocciose è possibile osservare il marciapiede (o trottoir) a vermeti; si tratta di una vera e propria "struttura vivente" che si sviluppa lungo la costa a formare una sorta di mensola naturale, emergente con la bassa marea dovuta all'azione di piccoli molluschi della specie Dendropoma petraeum. Le conchiglie di tali animali, cementificandosi strettamente tra loro, creano una colonia ininterrotta che accrescendosi dà vita a una piattaforma calcarea che ricorda quella delle barriere coralline (reef). I "reef" a vermeti ospitano una ricca e variegata flora e danno rifugio ad un'altrettanto varia, piccola, fauna.

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Fauna

La ricca fauna ittica comprende parecchie specie stanziali che popolano la zona sottocosta (come i saraghi, gli scorfani e i coloratissimi labridi). Cernie, corvine e murene popolano numerosi gli anfratti dei fondali rocciosi. Non mancano i pesci di passo come i dentici e il barracuda mediterraneo (Sphyraena sphyraena) chiamato dai pescatori Aluzzo. La vita vegetale comprende complesse comunità algali ma trova la sua massima espressione nella presenza della Posidonia oceanica; una pianta superiore ( con fogli, fusto e radici) di enorme valore ecologico e capace di formare estese praterie sommerse. I posidonieti dell'area si presentano con un buon grado di conservazione e la loro interessante struttura li rende particolarmente degni di tutela (nei fondali a ponente di Capo Gallo si può osservare un interessante e non comune posidonieto su roccia). Il coralligeno (associazione che caratterizza i fondi rocciosi di una certa profondità) e gli ambienti delle numerose grotte sommerse e semisommerse completano l'elenco degli habitat marini di grande valore presenti nel sito.

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Archeologia

Le ricerche effettuate sull'assetto geologico-strutturale e geomorfologico del litorale palermitano, evidenziano un'evoluzione geologica legata all'interazione delle variazione glacio-eustatiche del livello marino con i movimenti tettonici occorsi nel Plio-Pleistocene.

Nell'area è presente un substrato roccioso costituito da successioni prevalentemente carbonatiche e terrigene di età compresa tra il Trias sup. e il Miocene, appartenenti ai paleodomini Panormide ed Imerese. Tali unità risultano coinvolte in strutture tettoniche connesse alla formazione tardo-cenozoica della catena siciliana. Questi terreni sono ricoperti in discordanza da depositi calcarenitici e sabbioso-pelitici del Quaternario. Tali depositi occupano le depressioni costiere di Isola delle Femmine e Sferracavallo, presentando giaciture suborizzontali o poco inclinate verso mare.

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Cultura e paesaggio

"Per i visitatori che giungono in aereo, Capo Gallo con la sua falesia ed il profilo a spigoli acuti, marca la separazione tra terra e mare con linee nette e taglienti. Per chi giunge dal mare esso è la sentinella di Ponente del Golfo di Palermo" (Riggio S., F.M. Raimondo).

Tale posizione giustifica i molti insediamenti storici del sito, importante per i traffici marittimi e per il controllo da possibili incursioni via mare. Le cavità esistenti favorirono l'insediamento umano fin dalla preistoria, ed alcune di esse hanno conservato resti archeologici e paleontologici (Di Stefano e Mannino 1983).

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