L'Area Naturale Protetta di Interesse Locale (ANPIL) del Monteferrato si riferisce ad un ambito geografico inserito nel sistema collinare-montano che delimita a nord la pianura Firenze-Prato-Pistoia.
Istituita nel 1998 dai Comuni di Montemurlo, Prato e Vaiano, è gestita in maniera unitaria mediante una convenzione che vede coinvolti anche la Provincia di Prato e la Comunità Montana Val di Bisenzio.
I numerosi censimenti e le indagini floristiche svolte nel corso degli anni sul territorio dell'area protetta, hanno messo in luce la notevole ricchezza di flora presente, che conta oltre 900 specie (fra piante superiori, felci e crittogame), circa 1/6 dell'intera flora italiana.
Il patrimonio faunistico del Monteferrato è di notevole pregio, in quanto comprende specie di uccelli e mammiferi ormai rari o scomparsi in altri territori. Date le particolarità ambientali favorevoli, in molte zone dell'area protetta si riscontrano nidificazioni e stanziamenti invernali anomali rispetto ai territori circostanti.
La morfologia dell''Area è caratterizzata da tre gruppi di rilievi: a nord il Monte Javello, che raggiunge i 931 metri e le Cavallaie di 977 metri, ad ovest il Poggio di Becco di metri 504 e ad est il Monte delle Coste di metri 518, che formano un anfiteatro naturale al centro del quale, spostato verso sud, si erge la struttura del Monteferrato, elemento che caratterizza sia fisicamente che simbolicamente tutta l'area.