Il rilievo montuoso è ricoperto da una estesa formazione forestale che riveste grande interesse naturalistico e paesistico, conservando numerose realtà botaniche e faunistiche. A livello geologico il monte Duro fa parte di un più vasto affioramento di "flysch" che comprende, verso oriente, i rilievi del monte Pilastro e del monte Lusino. La formazione, che risale alla parte terminale del Cretaceo superiore (Senoniano) e probabilmente raggiunge l'inizio del Terziario (Paleocene inf.), è costituita da sequenze ben stratificate di calcari, sovente con base arenacea, marne e argilliti. La minor resistenza agli agenti atmosferici di marne e argille ha dato luogo in questo settore ad un rilevante fenomeno di erosione selettiva, con la formazione dei cosiddetti "muri del diavolo" (la parte residua degli strati, di natura calcareo-arenacea), ben visibili lungo la SS 63 all'altezza del Bocco. Di un certo interesse è il rinvenimento nella parte alta della formazione della "pietra paesina", un tempo denominata anche "calcare ruiniforme", poiché simula l'aspetto di un paese in rovina, talvolta in modo veramente suggestivo.