Il percorso proposto parte dal casello idraulico al servizio del Naviglio Martesana sito a Groppello, località di Cassano d'Adda, facilmente raggiungibile con il treno (linea ferroviaria Milano - Venezia) e la metropolitana (linea verde Gessate). Il nome groppello deriva dal termine germanico krop che significa gobba, altura, posizione sopraelevata sull'altipiano prospiciente il territorio della Geradadda.
In prossimità del casello idraulico si incontra la Conca di navigazione, simile nell'impianto a tutte le altre conche del Martesana: poco più avanti, sulla destra, merita attenzione la villa arcivescovile voluta dal Cardinale Borromeo come luogo di cura per ecclesiastici.
Proseguendo lungo la strada alzaia si raggiunge il "Salto del gatto" dove le acque del canale Villoresi entrano in parte nell'Adda ed in parte nella Martesana tramite un opera in gradoni e sottopassi. Più avanti la diga dell'Italcementi sbarra il corso del naviglio creando un piccolo invaso in prossimità della centrale.
In territorio di Vaprio d'Adda si incontra il Vellutificio Visconti, il più antico monumento industriale tra quelli rimasti ancora visibili lungo l'Adda. Il corpo centrale a quattro piani, tipico esempio di architettura industriale a sviluppo verticale, è caratterizzato da una imponente torre merlata e da due torrette agli angoli del lato corto dell'edificio.
Sempre proseguendo sull'alzaia del naviglio si può ammirare la Casa del Custode delle Acque, la Regia Camera di Vaprio d'Adda che sorge tra il Naviglio Martesana e l'alveo del fiume Adda, in una posizione strategica per controllare i flussi di merci e viaggiatori e riscuoterne i dazi.
Alzando lo sguardo, a sinistra, sul poggio di Vaprio, si può osservare la villa Visconti, riconoscibile per un tondo con lo stemma del nobile casato milanese, e la Villa Melzi d'Eril, nota per aver ospitato, tra il 1506 ed il 1513, Leonardo da Vinci.
In questo punto si abbandona la strada alzaia e si percorre il Pons Aureoli, poi si scende verso il fiume per seguire l'alzaia della roggia Vailata, che ci porta fino all'ex chiesa di S. Anna. Poco più avanti si incontra un altro sbarramento del fiume, la diga di Sant'Anna, dal quale parte il canale del Linificio Canapificio Nazionale necessario ad alimentare la centrale idroelettrica del Linificio stesso.
Si prosegue, quindi, lungo il canale per arrivare al villaggio operaio di Fara Gera d'Adda con i suoi palass fatti costruire per gli operai e le sue villette realizzate per gli impiegati, l'asilo, la cooperativa di consumo, la fabbrica ed il convitto appena ristrutturato.
Si attraversa la Piazza Roma e si incontra la Basilica Autarena edificata alla fine del VI secolo.
Superato il centro storico del paese si arriva ancora all'Adda che si attraversa percorrendo una passerella in legno e ferro realizzata nel 1890 in sostituzione di un traghetto prima e di un ponte di barche poi. Il ponte supera il canale del Linificio e l'Adda, un altro ponte supera il canale dell'Italcementi e si giunge in località Pignone.
Risalendo lungo una strada asfaltata, ma sempre inibita al traffico veicolare, si giunge a Groppello al punto di partenza dell'itinerario.