Il 28 febbraio 2005 il Consiglio Comunale ha istituito il Parco dell'Adige quale "area naturale protetta di interesse locale", su una superficie
comunale e demaniale di quasi 2 milioni di metri quadrati.
La
realizzazione del Parco dell'Adige rientra tra i 19 progetti bandiera
previsti dal Piano Strategico "Verona 2020". Questo pone infatti tra i
suoi obiettivi la promozione di una gestione integrata delle aree
verdi, nonchè l'estensione dei parchi urbani presenti nella cintura
cittadina, come recepito nelle previsioni del nuovo Piano di assetto
del territorio (PAT).
Gli scopi principali del Parco dell'Adige si possono così riassumere:
L'area
del Parco dell' Adige comprende la fascia fluviale a Nord e a Sud della
città collegate da percorsi lungo il fiume: dalla diga del Chievo alle
aree del Boschetto, Giarol Grande, Bosco Buri. Tale percorso avrà
funzione di raccordo con il centro storico e con il sistema verde del
Parco delle Mura.
La parte Nord del Parco parte dall'area pubblica
del Saval, si estende nell'ansa dell'Adige e comprende l'area dell'ex
scuola americana, Corte Saval, Corte Molon e Corte Lendinara per un
totale di 439.350 metri quadrati.
La parte Sud comprende oltre 1 milione e 400 mila metri quadrati e va
da località Boschetto fino al fondo agricolo comunale di Giarol Grande,
includendo l'isola del Pestrino, il Lazzaretto Sammicheliano e il Parco
pubblico Bernini Buri.
La parte di proprietà comunale del Parco è occupata soprattutto da
terreni agricoli che potranno sempre essere attraversati a piedi o in
bicicletta.
Nella primavera 2005 sono state poste a dimora 1.500 piante (quercia
farnia, ontano nero, olmo campestre) nell'area denominata "Fondo Giarol
Grande" situata nella parte Sud del Parco dell'Adige. La scelta delle
piante rispecchia la vegetazione presente nella Pianura Padana nei
secoli passati, il cosiddetto bosco planiziale. Tutto ciò è finalizzato
a ricreare l'ambiente naturale originario e a ripristinare i corridoi
ecologici ormai frammentati dall'uso agricolo dei terreni e dalla
crescente urbanizzazione delle aree periferiche.
Il lavoro di forestazione è stato completato a fine autunno con altre 15.500 piante.
Sull'intera area, vasta circa 400.000 mq, il Settore Ambiente sta
ultimando il progetto preliminare finalizzato a valorizzare e
migliorare l'utilizzo pubblico del Parco. In particolare sono previsti
percorsi ciclo-pedonali di collegamento fra i quartieri di Porto S.
Pancrazio e S. Michele con una passerella sul torrente Pantena.