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I cinque macro-temi individuati nell' incontro di venerdì 9 novembre sulla CETS

(Sirolo, 12 Nov 12) Mobilità dolce; informazione e formazione di operatori turistici e dei cittadini; protezione e conservazione del patrimonio naturalistico, culturale ed archeologico; destagionalizzazione; qualità delle strutture e potenziamento dell'offerta turistica attraverso pacchetti mirati.


Questi sono i cinque macro-temi che verranno sviluppati nei prossimi mesi in altrettanti tavoli di lavoro, individuati nell' incontro di ieri, venerdì 9 novembre, sulla CETS la Carta Europea del Turismo Sostenibile al Centro Visite del Parco del Conero. Alla Presenza del moderatore Cets Lorenzo Bono, del Presidente del Parco Lanfranco Giacchetti e del Vice Presidente Gilberto Stacchiotti, degli Assessori Fabia Buglioni di Sirolo e Costantino Renato di Camerano, dei Presidenti: dell' Associazione Riviera del Conero Carlo Neumann, degli Albergatori Anna Maria Ciccarelli, del Consorzio di Numana Marco Agazzani, di Maurizio Baccanti della Forestalp, anche Tour Operator, di Alba Maria Angeletti per il Museo Omero, di numerosi rappresentanti di associazioni ambientaliste, dell' Università Politecnica delle Marche, di liberi professionisti, operatori turistici e cittadini del Parco, il Forum è stata occasione per discutere delle idee riguardanti il turismo sostenibile del Parco del Conero, pervenute ad oggi all' Ente Parco attraverso delle schede-progetto compilate da vari soggetti del territorio, da amministratori, operatori e cittadini. Queste schede verranno ora prese in considerazione come spunti per focalizzare l' attenzione sullo sviluppo sostenibile del territorio del Parco, ottimizzando le risorse già esistenti o potenziandole, se non a crearne di nuove. La forza della CETS infatti, è che non è una semplice certificazione ambientale ma un metodo di lavoro che punta a concertare gli attori del territorio del Parco, a lavorare in partnership: operatori turistici, amministratori, tecnici, cittadini ed associazioni. Nelle 'schede progetto' sono state riportati il nome dell' azione, la descrizione, la stima dei costi, le possibili fonti di finanziamento, il soggetto responsabile e gli altri soggetti coinvolti, i tempi di svolgimento e gli indicatori di monitoraggio. Un modo questo con cui il territorio, attraverso la coesione ha voglia di esprimere volontà e determinazione nel trovare risposte che vadano verso lo sviluppo eco-sostenibile, compatibile con l' attuale richiesta turistica non solo europea, in continua crescita, in controtendenza con le altre forme di turismo 'classico'. Questa fetta di turismo, sempre più numerosa, è naturalmente attratta e trova nel Parco del Conero, la sua ideale identità e collocazione. La condivisione di queste idee e progetti, andrà a migliorare e rendere più appetibile l' offerta del territorio. Il percorso di lavoro verso questa certificazione è aperto a tutti ed anche chi fino ad oggi non abbia avuto modo di avvicinarcisi, potrebbe farlo in futuro così che la voce del cuore pulsante del Parco, ovvero l' anima del territorio, si possa far sentire sempre più forte ed autorevole ed in tantissimi possano beneficiare del valore aggiunto che la CETS porterà all' interno dell' area protetta e non solo. 

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