(04 Feb 10) La LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli) mette il Conero tra i 10 luoghi sacri del birdwatching (osservazione degli uccelli) in Italia. La notizia, riportata ieri dal quotidiano la Repubblica, è un riconoscimento straordinario che conferma la validità di quanto sinora fatto dall'Ente Parco e, in questo caso, grazie anche ai collaboratori che prestano il loro supporto, a cominciare da Marco Borioni che cura l'esperienza del campo di osservazione. Un riconoscimento non completamente inatteso per il Parco Regionale del Conero, considerando che nel nostro Paese le aree protette sono circa 1.200, quindi arrivare nella top ten è un traguardo di rilievo, ma che certamente rappresenta un segnale incoraggiante per questo anno dedicato alla biodiversità dall' Assemblea Nazionale delle Nazioni Unite, al fine di destare maggiore attenzione verso la sua conservazione oggi a rischio.
Insomma, il Conero è un Parco da primato e sono numerose le iniziative previste a partire dalla presentazione del piano di gestione faunistico che rappresenta un'aggiornata analisi del nostro patrimonio faunistico e nel contempo l'indispensabile riferimento per una gestione seria e corretta scientificamente. Il nuovo strumento già nel corso della fase preliminare è stato utile per impostare la problematica cinghiali su un percorso metodologicamente corretto e di cui si stanno cogliendo incoraggianti risultati, nell'assoluto rispetto delle esigenze di tutela e delle complesse normative di riferimento.
Sarà occasione per rilanciare la grande biodiversità vegetale con un territorio di appena 6000 ha in cui sono state censite 1155 specIe vegetali, con una densità che supera la media regionale e si pone dunque tra i territori più ricchi in questo settore.
Lo stesso Ministero dell'Ambiente recentemente ha inserito il Conero tra la decina di IPA (Important Plants Area) delle Marche, cioè aree strategiche sul piano nazionale per la conservazione delle piante. Iniziativa che fa seguito al riconoscimento a livello europeo di zone SIC e ZPS, riconoscimenti questi sempre legati alla presenza di ricchezza di habitat o specie importanti a livello continentale. Altro importante appuntamento sarà il consueto campo di osservazione della migrazione rapaci giunto ormai alla sua decima edizione; su questa esperienza sarà quindi possibile sintetizzare e divulgare le preziose informazioni acquisite che concorrono indubbiamente a cogliere la straordinaria significatività di questo fenomeno.