(Andrano, 26 Ott 22) In questo periodo dell'anno è possibile ammirare la fioritura dei piccoli cespugli di Santoreggia Pugliese (Satureja cuneifolia Ten.).I suoi fiori bianchi sono molto amati dalle api, che ne bottinano polline e nettare. Confusa spesso con il timo è chiamata in alcuni paesi Tumu masculinu a sottolineare un profumo intenso meno raffinato del Timo arbustivo con il quale condivide spesso gli spazi. È possibile riconoscerla dalle foglioline sessili, molto lanceolate, di colore verde-grigio: strofinandole, si può avvertire il forte profumo della Santoreggia, dovuto alla presenza di olii essenziali.Presente nel Parco in particolare nella zona dei pascoli e nei prati rocciosi, questa pianta è stata utilizzata fin dall'antichità sia in cucina sia in fitoterapia per le sue proprietà antispasmodiche, aromatizzanti, digestive e toniche.Nel loro "Fave e Favelle", gli autori Nardone, Ditonno e Lamusta riportano riportano la consuetudine, da parte dei pastori, di farla mangiare a pecore e capre perché desse odore al latte.