Detto il "dolce gigante", il Po, il fiume più lungo d'Italia, con i
suoi 650 chilometri attraversa la pianura Padana fino all'Adriatico,
dove sfocia a delta, dando vita ad una delle più vaste zone umide
europee e del Mediterraneo.
Proteso nel mare come un triangolo con
l'asse sul ramo centrale del Po di Venezia, esattamente sul 45°
parallelo che è lo stesso di Torino e con i lati a nord lungo l'Adige e
a sud lungo il Po di Goro, il Delta del Po è la porzione di territorio
più giovane d'Italia.
Infatti, quella caratteristica sporgenza della parte alta dello Stivale
italiano ha iniziato a formarsi poco meno di 400 anni fa ed è in
continua evoluzione.
Dal Pliocene, 10-12 milioni di anni fa, quando il mare lambiva i rilievi alpini ed appenninici, al Wurm, 75.000-10.000 anni fa, ultimo periodo glaciale, si venne formando la pianura Padana.
La linea di costa sull'Adriatico si stabilizzò solo 5-6000 anni fa ed è da quel periodo che possiamo seguire con buona approssimazione il processo evolutivo della foce del Po.
Approfondimenti
Nel profilo indiscutibilmente unico del Delta del Po c'è il territorio creato sia dalla sedimentazione del fiume, che dall'opera dell'uomo che nei secoli ne ha regimentato le acque e bonificato i terreni. Nell'area del Delta, natura, storia, tradizione, cultura ed arte si intrecciano, offrendo al visitatore un paesaggio inedito e sorprendente.
Per parlare della flora del Delta del Po seguiamo un percorso che dalla campagna procede verso le zone più prossime al mare, differenziando la vegetazione a seconda degli ambienti che si incontrano.
L'ambiente del Delta limita la vita degli animali terricoli, eccetto che nei boschi e sulle dune costiere.
E' invece un vero paradiso per gli uccelli, sia stanziali che migratori, e per pesci e molluschi. Per parlare della fauna del Delta del Po seguiamo un percorso che dalla campagna procede verso le zone più prossime al mare, differenziando gli ambienti che si incontrano e andandovi a descrivere gli animali che maggiormente li frequentano.