Circumnavigando il vulcano ed attraversando i venti comuni che ricadono nel territorio del Parco dell'Etna, ecco un delizioso cocktail di sapori: dai funghi di Nicolosi, alle mele di Pedara, al miele di Zafferana Etnea, alle salsicce di Linguaglossa, alle fragole di Maletto, al pistacchio di Bronte, alle insalate di Adrano, ai torroncini di Belpasso, all'olio di Ragalna. E poi il vino, tanto vino di qualità sempre più apprezzato nel mondo, proveniente dagli splendidi vigneti di Milo, Sant'Alfio, Viagrande, Castiglione di Sicilia, Randazzo, Linguaglossa. Piedimonte Etneo, favoriti nella loro crescita dalla straordinaria fertilità del terreno lavico.
Il Parco dell'Etna ha già intrapreso un percorso di approfondimento finalizzato alla valorizzazione dei prodotti agroalimentari tipici, prodotti enogastronomici, prodotti vitivinicoli, prodotti dell'agricoltura biologica e della produzione integrata. Relativamente alle denominazioni d'origine e indicazioni geografiche l'Etna si colloca in un contesto d'eccellenza con la Doc Etna del vino Bianco, Rosso, Rosato e Bianco Superiore, con la Dop Monte Etna dell'olio d'oliva extravergine, con la Dop del Ficodindia dell'Etna, con l'IGP del Ciliegio dell'Etna, con la Dop del Pecorino Siciliano e con alcuni presidi "Slow Food", che segnala alcuni prodotti meritevoli di salvaguardia e promozione, vedi il Pistacchio di Bronte e la pesca tabacchiera dell'Etna.