Costruita da Paolo Tamagnino nel 1715 su progetto dell'ormai affermato Giorgio Massari, costituisce la solenne testimonianza di un passato splendido e rientra nel prestigioso itinerario delle ville venete.
Non deve la sua fama a stucchi e affreschi, ad arazzi e pitture pregevoli; bensì alla propria architettura e alla presenza al suo interno di pezzi d'arte orientale e in particolar modo alla rara e importante raccolta di carrillons e orologi cui vanno le maggiori attenzioni di studiosi e amanti dell'arte. Interessante anche l'arredo della villa, con mobili e suppellettili originali dal XVII al XIX secolo.