Nei primi anni del '900 la produzione della tenuta della Mandria era tale che si rese necessaria la costruzione di una centrale idroelettrica aggiuntiva a quella già esistente. Nel 1921, anno di costruzione della centrale, la produzione di energia salì in questo modo dai 30 cavalli iniziali (circa 22 chilowatt) ai 110 complessivi (circa 88 chilowatt). La scelta di aumentare la produzione energetica interna deve essere letta come parte di un progetto più generale, che mirava al raggiungimento dell'autarchia, cioè della totale autosufficienza. Siamo negli anni '20 e anche la Mandria subisce fortemente l'influenza del pensiero fascista.