L'Anello di Villalba si sviluppa al confine tra Umbria, Lazio e Toscana, in una delle zone naturalisticamente più intatte di tutto l'Orvietano. Si parte dal Parco di Villalba, che si estende su di un'area boscosa di circa 25 ettari, ricca di numerose varietà di orchidee osservabili nel periodo primaverile. L'area è inoltre attrezzata con panchine e tavoli per pic-nic e strutture ricreative e di ristorazione. Si imbocca una sterrata in direzione Nord sino a raggiungere dapprima Podere Casanova, poi Podere Fargneto attraversando un bosco di querce e cerri dove è possibile avvistare un'abbondante fauna selvatica. Facendo una breve deviazione dall'anello è possibile andare a visitare S. Pietro Acquaeortus: questi è un borgo dalle origini remote, forse edificato su un'antico tempio romano. Qui sorgeva nell'XI secolo un monastero benedettino dipendente da quello di Abbadia S. Salvatore, poi abbandonato nel 1600. Si prosegue per Podere Spiagge e Casa Celvio, poi in discesa fino al Fosso di Villalba; si risale e dopo circa 500 metri, oltrepassando degli oliveti in prossimità di Podere Fallo, si raggiunge Podere Granaro. Da qui l'itinerario si dipana per circa tre chilometri tra la fitta vegetazione della macchia di Vallicella, fino a ritornare al parco di Villalba.