Caratteristiche: la pianta presenta altezza variabile e se lasciata crescere liberamente arriva ad altezze di 4-5 metri. Il tronco è liscio con rami verdognoli che diventano rossastri nella parte esposta al sole. Le foglie sono lanceolate, verdi nella pagina superiore e grigie in quella inferiore, con margine seghettato. Il frutto è una drupa di forma tondeggiante, divisa da un solco profondo e rivestita della caratteristica peluria (tomento). La polpa è di colore bianco e presenta una buona consistenza, meno aderente al nocciolo rispetto alle comuni varietà commerciali. L'aroma e il sapore sono veramente unici. Il motivo principale per il quale sulle nostre tavole la pesca Birindella è andata nel tempo scomparendo è legato principalmente alla sua scarsa conservabilità.
Zona di produzione: Val di Magra
Curiosità: parente dell'albicocca, la pesca, Prunus persica, è di origine cinese, giunta in Italia in epoca cristiana e da subito molto apprezzata. Ne esistono molte varietà distinguibili per il colore della polpa e per l'aspetto della buccia. Ricca di vitamine e sali minerali è utile per disintossicare l'organismo. "Fiori rosa, fiori di pesco". I suoi splendidi fiori, che hanno ispirato notissime canzoni, venivano anticamente usati, spesso insieme alle foglie, per pulire lo stomaco e l'intestino. Non rari erano però i casi di avvelenamento causati dall'amigdalina in esse contenuta da cui deriva il velenosissimo, l'acido cianidrico. Si consiglia l'utilizzo della Pesca Birindella per marmellate o per la conservazione sotto alcool.
Ricetta: pesche sotto alcool
Ingredienti:1 kg di pesche prive del nocciolo, 1 kg di zucchero, 200 dl di alcool. Preparazione: sbucciare le pesche immergendole in acqua bollente, dividerle a metà e privarle del nocciolo. Disporle in vasi di vetro alternandole a strati di zucchero. Chiudere i vasi. Trascorse 48 ore, aggiungere l'alcool. Chiudere ermeticamente e conservare al buio. Non aprire prima che sia trascorso almeno un mese.